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ANNI ’20 E ’30

Con i Dopolavoro le grandi sfide tra gli operai

Tante aziende, tante squadre. Intanto, sempre sulla scia dell’OND, altre realtà d’impresa vedono sorgere al loro interno compagini calcistiche aziendali. Nel 1929, ecco apparire a Vicenza la squadra formata dai dipendenti del Dopolavoro Ferroviario Reniero dell’omonima ditta di trasporti, che ha in gestione lo scalo merci della stazione dei treni ed è di casa (tre stagioni in terza divisione) sul terreno - con tribuna in legno - dei Ferrovieri. Un quartiere, quest’ultimo, dove nel 1929 nasce anche il Dopolavoro del Lanificio Rossi, stabilimento aperto quattro anni prima e vocato alla pettinatura del prodotto (ma all’epoca nessuno ancora può immaginare cosa scaturirà, un giorno, dal connubio tra marchio Lanerossi e Vicenza!). Nel 1933, la bianco-celeste Associazione Calcio Valdagno (erede dell’U.S. Pasubio) diventerà Dopolavoro Aziendale Marzotto, espressione dell’analogo circolo ricreativo avviato dal Lanificio cittadino, e proprio in quell’anno verrà inaugurato lo Stadio dei Fiori, uno dei tasselli della “città sociale” in via di completamento. Successivamente, tanti altri saranno i sodalizi sportivi a ricevere aiuto da importanti imprese dei rispettivi territori, come rintracciato da Alessandro Lancellotti nelle ricerche compiute consultando archivi statistici e i numeri della rivista settimanale “Fonosport”, pubblicata a Vicenza tra il 1925 e il 1934: i bianconeri della Lanerossi Rocchette di Piovene (ma ci sarà anche una versione in terra veronese, il Lanerossi Montorio), il Dopolavoro Pellizzari di Arzignano (un patrocinio, questo della celebre ditta meccanica, che si protrarrà dal 1934 al 1964), il Cartiera Burgo di Lugo, l’A.C. Lanerossi Schio (in giallorosso) e ancora, dal secondo dopoguerra, ecco i granata delle Acciaierie Valbruna di Vicenza che arriveranno fino all’attuale serie D, le Officine Meccaniche di Lonigo (maglia bianco-turchese), la U.S. Ceccato (maglia granata), espressione dell’omonimo complesso meccanico attivo ad Alte di Montecchio Maggiore, la Filatura Maglio, e ancora Ceramiche Nove, Flora Zanè e Trevisan Villaverla, nome legato alla memoria della principale fornace locale. A.S.

A.S.