<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
la difesa dell'ambiente

Differenziare e ridurre. Gli imperativi per i rifiuti

dei servizi, analisi dei fabbisogni cittadini e tanta sensibilizzazione. Agsm Aim e Comune camminano assieme sul sentiero della sostenibilità in tema di rifiuti e ambiente. Il consigliere delegato di Agsm Aim, Stefano Quaglino, spiega: «Ci saranno alcune novità nell’ottica della qualità del servizio e della semplificazione del rapporto tra cittadino e azienda. In particolare ci concentreremo sul tema degli abbandonimaanche su quello dello svuotamento dei contenitori troppo pieni. Sono problemi che fanno sembrare in definitiva la città diversa da quella che è, perché oggi Vicenza è tra le migliori in Italia per la raccolta rifiuti. È anche vero che chi è abituato a vedere unacittà pulita e ordinata,punta sempre a qualcosa di meglio». Quaglino ragiona anche su altri temi: «Dobbiamo rafforzare la consapevolezza nei cittadini, partendo dall’educazione dei bambinie dei ragazzi più giovani che devono iniziare a capire come funziona il ciclo dei rifiuti. Devono saper rispondere alla domanda “Cosa succede quando si butta via qualcosa?” e per questo serveunaformazione dellenuovegenerazioni sull’economia circolare e sul recupero della materia per capire cosa ne è del materiale differenziato. Lo sforzo di tutti è di chiudere il ciclo dei rifiuti; di recuperare il recuperabile per limitare al minimo le componenti che recuperabili non sono. Migliorare la raccolta deve incidere anche sulla parte dell’impiantistica per recuperare e poter lavorare con le materie prime seconde. Stiamo studiando anche possibili migliorie per facilitare le scelte di differenziazione daparte dei cittadini. Come gruppo, stiamo lavorando a un progetto su Ca’ Del Bue a Verona per il trattamento delForsu per produrre biometano, ma anche fertilizzante pronto all’uso ».Mac’è anche il tema del recupero delle plastiche. L’assessore all’ambiente Simona Siotto spiega come è cambiata la situazione dal suo insediamento a oggi: «Sono sempre stata molto critica perché sembrava ci fosse una sperimentazione di tutti i sistemi di raccolta, a volte azzeccati e invece altre volte calati dall’alto. I vicentini sono davvero molto virtuosi nonostante un 10 per cento di zoccolo duro, che però mi sprona a lavorare sull’informazione relativa ai sistemi di raccolta attivi e sulla necessità di trattare i rifiuti domestici. Dobbiamo fare formazione, ma anche avere una mappatura capillare della città e tirare via il più possibile i cassonetti, comodi ma anche pericolosi: dannol’occasione perunadifferenziata fatta male che diventa anche un costo. Implementeremo il porta a porta dove si può,manonper forza ovunque perché a S. Pio X, per esempio, è improponibile». «Però attenzione - conclude - con il riciclo si rischia di arrivare a un corto circuito: dobbiamo puntare a politiche per la riduzione dei rifiuti e degli imballaggi». K.Z.