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Assicurazioni

Il paracadute sanitario per tutelare la famiglia

By Athesis Studio

Con la salute non si scherza. Tanto più dopo la pandemia, che ha ricordato a tutti la fragilità dell'essere umano, oltre che la condizione precaria in cui, tutti, viviamo. Ecco perché sempre più persone scelgono di tutelare se stesse e i propri cari sottoscrivendo una polizza sulla salute o sulla vita.

Ovvero una garanzia che copre le spese non sostenute dal sistema sanitario nazionale in caso di malattia o infortunio. È una copertura facoltativa, scelta in tutti quei casi in cui si preferisce avere un'alternativa rispetto alla sanità pubblica. Sono comprese diverse tipologie di spese, i check-up relativi all'indagine su una sospetta malattia, gli esami e le cure relative a una malattia, gli esami e le cure relativi a un incidente, l'acquisto di medicinali e i ricoveri ospedalieri per malattia o incidente. La maggior parte delle polizze – come ricorda anche il portale Segugio. it - prevede dei limiti di età, che variano a seconda delle compagnie tra i 65 e gli 80 anni.

Per stipulare un'assicurazione medica é necessario compilare un questionario dettagliato sullo stato di salute dell'assicurato, che deve comunicare alla compagnia non solo ogni problema di salute preesistente, ma anche l'insorgere di eventuali patologie durante il periodo di copertura.

Va precisato però che l'essere in possesso di una polizza non significa avere un plafond illimitato per le spese di carattere sanitario. La polizza sanitaria infatti, nella maggior parte dei casi contemplati dalle compagnie assicurative, non rimborsano: le spese relative a cure di problemi medici preesistenti al momento della stipula; le spese dovute ad abuso di alcol, droghe e psicofarmaci; le spese dentistiche, salvo diversamente specificato; le spese per interventi estetici o per le consulenze di un nutrizionista; le spese riconducibili ad anticoncezionali e aborti volontari. Per quanto riguarda invece le categorie che le compagnie assicurative possono scegliere di non assicurare, troviamo i diabetici, coloro che hanno problemi di alcolismo, i malati di Aids e i tossicodipendenti.

È necessario anche prestare adeguata attenzione ad alcune condizioni presenti nel contratto di polizza. Ad esempio, é importante valutare il massimale, la somma massima che l'impresa é disposta a liquidare in caso di sinistro durante il periodo assicurativo, e la presenza della franchigia, l'importo che viene detratto dalla somma da liquidare o la soglia sotto la quale l'impresa non indennizza. In generale comunque, sempre, è importante prestare attenzione al contratto che si va a sottoscrivere, leggendo con cura ogni capitolo e sezione e, in caso di dubbio, facendolo visionare da terze persone, quando non addirittura da esperti in materia.

Da non trascurare anche che questo tipo di polizza potrebbe presentare problemi di mancato rimborso delle spese. La copertura non interviene, ad esempio, quando la malattia é insorta a seguito di una patologia di cui l'assicurato era già a conoscenza e che lui stesso non ha dichiarato prima della stipula del contratto, oppure in caso di comportamenti volontari dell'assicurato a procurarsi un danno.

A questo punto è bene fare una carrellata sulle diverse tipologie di assicurazioni presenti sul mercato.

Sono presenti una serie di varianti più specifiche, ossia: l'assicurazione sanitaria specifica per gli infortuni, che consente di proteggersi da tutte le conseguenze economiche a cui l'assicurato va incontro in caso ad esempio di rottura di un arto, lesioni muscolari o infezioni; l'assicurazione per l'assistenza domiciliare, che include visite mediche presso l'abitazione dell'assicurato (nonché la consegna di medicinali) e l'assistenza di un infermiere; l'assicurazione per invalidità permanente, che prevede un indennizzo in denaro. Esistono, inoltre, delle polizze che includono determinate coperture speciali. Tra queste ci sono la tutela legale, in caso di danni dovuti a cure o visite mediche, la copertura di servizi necessari durante i ricoveri o la convalescenza, quali ad esempio la baby sitter, oppure l'indennizzo per i mancati guadagni dell'assicurato per i giorni di malattia (o infortunio).

Superfluo dire che, dopo l'esperienza della pandemia, moltissime aziende hanno esteso e ampliato la copertura assicurativa fornendo un "ombrello" a protezione dei dipendenti e delle loro famiglie dai rischi di contagio. C'è chi ha inserito i dispositivi di protezione individuale nel kit del welfare aziendale, chi ha offerto tamponi e vaccini e tutta una serie di misure parallele ma preziose per la sicurezza.