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Adeguamenti antisismici.

Pronti ad affrontare eventi imprevedibili

Gli interventi

Gli interventi antisismici vanno a modificare la struttura di un edificio al fine di renderlo più resistente all'azione dei terremoti, ovvero ai movimenti del terreno provocati dagli eventi di natura sismica.

Il territorio italiano è caratterizzato da un rischio sismico di caratura compresa tra medio e alto a seconda della regione presa in analisi. Nei tempi recenti, i terremoti verificatisi all'Aquila, in Centro Italia ed in Emilia Romagna hanno portato ancora una volta devastazione, feriti e vittime oltre a danni per centinaia di milioni di Euro.

Quasi 22 milioni di italiani vivono in zone ad elevato rischio sismico, ovvero dove potrebbero verificarsi terremoti di notevole intensità; inoltre, gran parte degli edifici esistenti è vetusto. Questo calcolo include sia strutture di interesse storico che case semplicemente datate e perciò potenzialmente pericolose.

Esistono tre diversi tipi di adeguamenti antisismici: gli interventi di adeguamento antisismico degli edifici che servono a raggiungere i livelli di sicurezza previsti dalle NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni); gli interventi di miglioramento antisismico che servono ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, senza necessariamente raggiungere i livelli richiesti dalle NTC; le riparazioni o interventi locali che portano ad un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti.

Le principali tecniche di adeguamento antisismico sono il riconsolidamento di murature e intonaci con iniezione di malte o resine epossidiche, la risarcitura di crepe o lesioni con barre di carbonio o acciaio e gli interventi di fasciatura della cortina muraria con tessuti per impedire spanciamenti.