Il fotovoltaico ricopre un’importanza sempre più strategica nel bilancio energetico di molti paesi nel mondo, Italia inclusa. Ingenti investimenti in ricerca e sviluppo sono concentrati sull’aumento della resa dei pannelli e sull’identificazione di nuovi materiali per dare vita a pannelli più efficienti ed economici.
In questo contesto si inserisce la pervoksite. La perovskite è un materiale cristallino che ha attirato un grande interesse nel campo della ricerca sui materiali per le sue notevoli proprietà e applicazioni, specialmente nel settore dell’energia solare. Il termine “perovskite” si riferisce inizialmente al minerale naturale perovskite, scoperto in Russia e nominato in onore del mineralogista russo Lev Perovski. La formula chimica del minerale perovskite è CaTiO3, con una struttura cristallina specifica che può essere adottata da molti altri materiali inorganici e organico-inorganici.
Le perovskiti di interesse per l’energia solare e altre applicazioni tecnologiche sono principalmente composti organico-inorganici che condividono la stessa struttura cristallina del minerale originale ma con composizioni chimiche diverse. Questi materiali possono essere formulati per avere una formula generale del tipo ABX3, dove “A” e “B” sono cationi di dimensioni diverse e “X” è un anione, solitamente un alogeno come cloro, bromo o iodio. La prossima generazione di celle fotovoltaiche potrebbe essere basata proprio su pannelli costituiti da un mix di silicio e perovskite: in laboratorio, la resa di questi pannelli ha dato risultati straordinari. Inoltre, le perovskiti possono essere prodotte con processi a basso costo e a bassa temperatura, che includono tecniche di deposizione da soluzione, rendendole economicamente vantaggiose rispetto alle tecnologie basate sul silicio. Non resta che attendere le nuove applicazioni commerciali degli studi in atto, con la speranza che la diffusione del fotovoltaico possa crescere ulteriormente.