Sono sempre più numerosi gli italiano interessati al fotovoltaico, specie se abbinato ad un sistema di accumulo dell'energia. Nell'egida delle detrazioni fiscali per il miglioramento della classe energetica, l'installazione di questi impianti è uno degli interventi principali, un investimento in grado di tradursi in concreti benefici per decenni. Il sistema di accumulo collegato ad un impianto fotovoltaico è in grado di stoccare l'energia prodotta dai pannelli che non viene immediatamente utilizzata attraverso appositi accumulatori o batterie. Accumulando l'energia in eccesso rispetto ai consumi è possibile utilizzare gli elettrodomestici ed altri sispositivi nelle ore notturne senza attingere energia dalla rete con conseguenti costi.
Secondo le regole del GSE, un sistema fotovoltaico con accumulo di energia può essere installato su: impianti fotovoltaici incentivati (Conto Energia), ovvero uqelli che chiedono il riconoscimento degli incentivi e quelli che accedono allo Scambio sul Posto. La principale regola a riguardo è relativa alla tipologia di sistema: sono ammessi solo sistemi di accumulo che rispondano alla normativa CEI 0-21, cioè l’insieme di regole che disciplinano la connessione degli utenti alle reti di bassa tensione delle imprese distributrici di energia elettrica.
Sottolineamo che la normativa non include nel suo ambito di applicazione i sistemi stand-alone e non connessi alla rete; questo perché il GSE è controparte dei contratti di acquisto o incentivazione dei soli impianti connessi al circuito elettrico nazionale, mentre gli impianti stand-alone sono completamente indipendenti dalla rete di distribuzione elettrica. Si tratta di una differenza di fondamentale importanza da tenere bene a mente in fase di progettazione dell'impianto fotovoltaico con accumulo. Esistono due differenti soluzioni per l'accumulo e lo stoccaggio dell'energia fotovoltaica: l'inverte con batteria integrata ed i sistemi componibili con batterie esterne. La seconda soluzione assicura una maggiore flessibilità.