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In attesa della Legge di Bilancio

Analisi costi-benefici al vaglio tecnico. In ballo il futuro delle detrazioni

Che fare nel caso in cui il bonus ristrutturazione del 50 per cento non venga prorogato al 2022 e i lavori intrapresi nella propria abitazione non fossero ancora ultimati? Le agevolazioni non verrebbero meno del tutto, ma la percentuale di bonus fiscale riconosciuta sarebbe più bassa (36 per cento), così come si abbasserebbe il limite massimo di spesa riferito alla ristrutturazione ammesso in detrazione (48 mila euro). Il Ministro dell’Economia Daniele Franco, nel corso dell’audizione del 6 ottobre in Senato sulla NaDEF, ha evidenziato che i lavori per delineare il futuro delle detrazioni edilizie sono attualmente in corso. Al centro delle valutazioni non c’è solo il superbonus, ma tutto l’insieme delle detrazioni fiscali dal 50 e fino al 90 per cento riconosciute per i lavori edilizi, misure importanti per il settore delle costruzioni ma sulle quali si sta ragionando su come “possano e debbano essere prorogate”. Verrà perciò effettuata un’analisi costi- benefici, prima di stabilire se i bonus fiscali sulla casa saranno o meno prorogati con la Legge di Bilancio 2022. Una decisione che non si farà attendere ancora per molto, dato che i tempi di valutazione a disposizione del MEF sono stretti, in considerazione del fatto che solitamente è entro il mese di ottobre che viene approvato dal Governo il disegno di legge, per poi iniziare il lungo e complesso iter di discussione parlamentare che porterà al documento di bilancio.