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Congiuntura

Produzione stabile, ma crescono gli ordini

By Athesis Studio

Si conferma la stagnazione della produzione, ma gli ordini tornano ad aumentare e la quota di imprenditori che si attende una crescita nel breve periodo si mantiene elevata: è dunque uno scenario in chiaro-scuro, ma non privo di elementi positivi, quello che emerge dall’indagine congiunturale sull’andamento del settore manifatturiero nel IV trimestre 2022 elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Vicenza.

Produzione e prezzi

Rispetto al trimestre precedente (il III del 2022), il periodo da ottobre a dicembre ha visto la produzione invariata, mentre il fatturato è cresciuto solo dello 0,5%, ma questa crescita così modesta potrebbe anche indicare un progressivo riallineamento tra questi due indicatori frutto di un iniziale raffreddamento dei prezzi.

Più positivo il confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente (dunque 4° trimestre 2021), rispetto al quale la produzione mostra comunque un segno positivo (+0,4%) con un +6% per quanto riguarda il fatturato (con un evidente andamento divergente legato proprio alla crescita dei prezzi alla produzione). Inoltre, la produzione annua vicentina nel 2022 è stata ampiamente superiore rispetto al 2019.

Ordini

Per quanto riguarda gli altri indicatori di riferimento, l’andamento degli ordinativi riferiti al mercato interno e soprattutto al mercato estero confermano il ritorno ad aspettative più ottimistiche, con un incremento rispettivamente dello +0,8% e +4,3% rispetto al III trimestre 2022; mentre nel confronto con l’ultimo trimestre del 2021 la crescita resta discreta rispetto agli ordini dal mercato interno (+1,8%), mentre è da registrare una lieve flessione per quelli provenienti dall’estero (-1%).

Lavoro

Per quanto riguarda invece l’occupazione, che nel settore manifatturiero nel Vicentino è pari a 147.752 unità, questa nell’ultimo trimestre del 2022 si è mantenuta stabile rispetto al trimestre precedente, mentre rispetto al IV trimestre del 2021 è cresciuta del 2,4%.

Parallelamente, però, tornano ad aumentare anche le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni (CIG): nel IV trimestre 2022 sono state 3,8 milioni, con un netto incremento rispetto al trimestre precedente (+71,1% rispetto ai 2,2 milioni del 3° trimestre), ma si registra un aumento anche rispetto al 4° trimestre 2021. Tuttavia prendendo in considerazione le ore complessive di CIG del 2022, la riduzione rispetto al 2021 è netta, ma le ore autorizzate di CIG sono ancora circa 3 volte quelle del 2019 (rispettivamente 9,4 milioni nel 2022, 30,6 milioni nel 2021, 71,5 milioni nel 2020 e 3,9 milioni nel 2019). La diminuzione non è tuttavia omogenea nei vari trimestri del 2022 a comprova che la situazione è in alcuni casi fonte di preoccupazione.

Fallimenti e concordati

Le aperture delle procedure concorsuali (fallimenti e concordati) nel 4° trimestre 2022 sono in aumento rispetto al 3° trimestre ma per l’analisi del dato va tenuto conto dell’usuale rallentamento dell’attività dei tribunali nei mesi estivi: 37 contro 13. Complessivamente nel 2022 l’apertura di procedure concorsuali ha riguardato un numero più contenuto di imprese rispetto al 2021 (95 imprese rispetto a 128). Nell’ambito di queste procedure i fallimenti sono stati 16 nel 4° trimestre 2022, contro i 13 del 3° trimestre.

Anagrafe delle imprese

Nel 4° trimestre 2022 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni al Registro delle Imprese è stato negativo: -524 (-27 nel 3° trimestre, +260 nel 2° trimestre e –253 nel 1° trimestre), ma vi è da registrare un effetto amministrativo di pulizia degli archivi (le cancellazioni d’ufficio sono state 386 nel trimestre). Conseguentemente nel 2022 si è registrata una contrazione del numero di imprese iscritte in CCIAA di Vicenza (-544) ma questo è dovuto alle cessazioni d’ufficio, al netto di questo effetto il saldo sarebbe infatti positivo e pari a +47.

Credito bancario alle imprese

Al 30 novembre 2022 lo stock di prestiti bancari alle imprese risultava tornato al di sopra della soglia dei 14 miliardi: si registra quindi un valore superiore a quello di fine dicembre 2021 (+2%), ma il valore più elevato era stato toccato a fine maggio, mentre successivamente c’è stato un progressivo, anche se non continuo, arretramento del credito concesso alle imprese fino al dato di novembre.

Il sistema bancario ha già in parte scontato le restrizioni della politica della BCE sui tassi in considerazione della fiammata inflazionistica del 2022.

Nei primi undici mesi dell’anno l’ammontare dei prestiti al settore produttivo è aumentato nelle costruzioni (+3,6%) e nel manifatturiero (+3,6%) mentre si è leggermente ridotto nei servizi (-0,7%).

Immatricolazioni di autovetture

Infine, le immatricolazioni di veicoli nella provincia di Vicenza nell’anno risultano diminuite e ciò significa non c’è stata nell’anno nessuna ripresa del settore: nel 2022 le immatricolazioni sono state 16.146 contro le 22.199 del 2021. La filiera dell’auto ha continuato quindi a restare in sofferenza evidenziando problematiche di natura sia produttiva (difficoltà nei tempi di consegna) sia in termini di consumi di beni durevoli.

Le previsioni degli imprenditori

A fine dicembre i giorni di produzione assicurati dagli ordinativi già raccolti erano 71, un dato in aumento rispetto al trimestre precedente e molto elevato, legato all’importante livello degli ordinativi già acquisiti anche se non mancano elementi di preoccupazione, in primo luogo la mancanza di soluzioni per il conflitto in Ucraina. La quota di imprenditori che prefigura un incremento produttivo nel breve periodo è elevata anche se leggermente in diminuzione, dal 43% al 40,8%. Le aspettative sono quindi buone, legate ad un quadro complessivo meno pessimistico rispetto ai mesi autunnali, grazie anche ai costi energetici in rapida discesa.