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CGIL

Per difendere il sistema della sanità pubblica

By Athesis Studio

La CGIL si batte da anni per la difesa di un sistema sanitario pubblico, solido ed efficiente, il solo che può garantire il diritto alla salute. Vale a dire il diritto più prezioso, senza il quale gli altri diritti restano sulla carta.  

Assistiamo invece al costante impoverimento del nostro sistema sanitario, che mantiene importanti eccellenze anche nel nostro territorio (pensiamo ad esempio alle alte specializzazioni) ma che sta perdendo pezzi per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari “di base”, come il medico di medicina generale o le prestazioni ambulatoriali e di diagnostica, per cui ormai il 50% delle attività sono svolte dal privato.

Speravamo che la pandemia avesse insegnato il valore della sanità pubblica e, al suo interno, della sanità territoriale, vale a dire quell’insieme di servizi in grado di prevenire l’accesso ai pronto soccorso o i ricoveri, come la prevenzione, il controllo, l’educazione alla salute, l’accompagnamento e la cura delle persone con patologie croniche.

Purtroppo non è così.

La Legge di Bilancio, approvata a fine anno, programma ancora una volta la riduzione della spesa sanitaria, con l’obiettivo di portarla nuovamente al di sotto della media europea. Altro che risorse aggiuntive per potenziare la sanità attraverso i fondi del PNRR!

Inoltre non sono previsti investimenti seri per il reclutamento e la valorizzazione del personale, il rinnovo dei contratti e il superamento dei limiti alle assunzioni.

E in Veneto la Regione non stanzia risorse sufficienti per il rafforzamento del sistema delle strutture residenziali per anziani, prevedendo nei reparti una riduzione delle professionalità necessarie a garantire gli standard di assistenza ed evitando di confrontarsi su questo con le Organizzazioni Sindacali, vale a dire con i soggetti che rappresentano chi lavora all’interno delle strutture, ma anche chi ci vive.

Noi pensiamo servano maggiori risorse per la sanità pubblica e per il sistema di assistenza alle persone non autosufficienti. Pensiamo che serva valorizzare il lavoro pubblico, per riconoscere finalmente che la garanzia del diritto alla salute passa soprattutto attraverso il lavoro di chi sulla salute investe professionalità, tempo, passione. E che merita rispetto. Serve invertire una tendenza di cui sono colpevoli coloro che in questi anni hanno descritto il lavoro pubblico sempre e solo come costo da abbattere, non riconoscendone il valore. E questo anche per prevenire le odiose e purtroppo frequenti aggressioni nei confronti del personale sanitario, che svolge il proprio lavoro con grande professionalità e spesso in condizioni molto difficili, e che non deve aver paura di andare a lavorare.

Per questo la CGIL del Veneto, insieme a CISL e UIL, ha deciso di organizzare per il prossimo 15 aprile un’importante iniziativa di discussione e confronto sul tema della sanità pubblica, a cui ha invitato a partecipare anche l’Assessora a Sanità e Sociale della Regione Veneto.

E ha deciso di aderire alla manifestazione a difesa della Sanità Pubblica, proclamata dal Coordinamento Veneto dei Comitati per la Sanità Pubblica, che si terrà proprio a Vicenza il prossimo 15 aprile. (Giulia Miglioranza Segreteria CGIL Vicenza)