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Legge quadro

CNA al dialogo con Urso per allargare i limiti dell’albo artigiani

By Athesis Studio

La proposta per alzare i requisiti di accesso all’albo artigiani va avanti. CNA l’ha presentata al governo ormai un paio d’anni fa, sulla spinta di un'iniziativa partita a livello territoriale proprio da Vicenza e Verona. E l’obiettivo è dichiarato: portare a una revisione che consenta di mantenere il titolo anche alle imprese artigiane che crescono oltre i restrittivi limiti previsti da una normativa pensata ormai quasi 40 anni fa. «Il frequente cambio dei ministri di riferimento non ha aiutato - spiega Leone - e a più riprese siamo stati costretti a riavviare contatti e dialoghi. In questo momento, stiamo ricreando le condizioni con il governo: proprio pochi giorni fa in un incontro in CNA nazionale con il ministro Urso abbiamo trattato anche questo tema. Le istituzioni, le Camere di Commercio, tutti ci chiedono di andare avanti con la proposta e noi continuiamo ad insistere». La proposta punta soprattutto a riscrivere lo “storytelling” della categoria. «Il cambiamento della legge - prosegue Leone non è l’unica soluzione, ma può essere una componente importante per rendere più attrattivo il mondo dell’artigianato anche alle nuove generazioni che subiscono un certo cliché per cui l’artigiano è solo il singolo imprenditore con una piccola attività tradizionale e per nulla innovativa. Noi vogliamo fare leva, al contrario, su un concetto molto più ampio. L’artigiano deve essere percepito anche nel senso comune come vera e propria impresa. Un’impresa che, senza perdere la propria vocazione artigianale, è in grado di governare i processi, i numeri, la sostenibilità. Grazie alla guida sapiente di un vero e proprio manager».