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Il prezzo del progresso

Produciamo tonnellate di RAEE da trasportare e riciclare

Il trasporto dei rifiuti RAEE avviene utilizzando convenzionali camion e furgoni.
Molto spesso sono i privati cittadini a trasportare i rifiuti elettronici utilizzando vetture private, sempre che le dimensioni degli stessi lo consenta: caricare in macchina un piccolo televisore è un'operazione semplice e veloce, mentre per il trasporto di un pesante, imponente frigorifero è necessario almeno un veicolo commerciale di piccole o medie dimensioni.
I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata o obsoleta e dunque destinata all'abbandono. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi.
La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suo- Produciamo tonnellate di RAEE da trasportare e riciclare Il prezzo del progresso. Il problema dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche lo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale. Il volume impressionante di rifiuti RAEE generati ogni anno in tutto il mondo rappresenta un vero e proprio problema su scala globale.
Le istituzioni cercano di limitare la produzione di piccoli dispositivi elettronici di dubbia utilità favorendo la diffusione di standard comuni a tutti i costruttori: ad esempio l'Unione Europea ha imposto ai produttori di smartphone e tablet di uniformarsi a partire dal 2024 al formato USB-C per i caricabatterie, in modo da limitare il proliferare di cavi e adattatori.