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Design Thinking

Risolvere problemi complessi grazie alla creatività

Molte persone sono portate a pensare che l'era digitale abbia in qualche modo mortificato la creatività umana: un'idea per certi versi credibile, in sostanza decisamente lontana dalla realtà.

In un mercato sempre più rapido e soggetto a continui sconvolgimenti, occorre ideare prodotti sempre più efficaci e mirati sia sul piano concreto che a livello di marketing e spinta commerciale: da queste esigenze è nato il Design Thinking. Di che cosa si tratta, nello specifico? Con Design Thinking si fa riferimento all’insieme dei processi cognitivi, strategici e pratici attraverso i quali avviene la progettazione di prodotti di vario tipo, macchinari ed interfacce digitali. Negli ultimi anni il concetto di Design Thinking si è rapidamente evoluto, spostandosi verso l’innovazione di prodotti e servizi. In quest’ottica si configura come modello progettuale volto alla risoluzione di problemi complessi attraverso visione e gestione creative. Un esempio riscontrabile da tutti nella vita quotidiana? Il design dell'interfaccia uomo – macchina nel software per smartphone: l'interazione dell'uomo con questo dispositivo è incessante oggetto di studio ed evoluzione sin dall'introduzione dei primi, pionieristici modelli.

Nel dettaglio, il Design Thinking è un approccio che fa leva sulla capacità delle persone coinvolte nell’essere creative. È infatti caratterizzato da strumenti e metodologie che supportano la generazione delle idee con modalità "How Might We?", ovvero "Come potremmo farlo?". Il Design Thinking ha dimostrato una straordinaria efficacia a livello aziendale anche nel delicato ambito del problem solving.