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Uno sguardo al futuro

L'uomo al centro, servizi e prodotti su misura, il rispetto dell'ambiente: Industria 5.0

Come ben noto, l'Industria 4.0 trova la sua "raison d'être" nell'esigenza di digitalizzare tutti i processi aziendali alla ricerca della massima digitalizzazione.

Il successivo step evolutivo, ovvero l'Industria 5.0, parte da presupposti ben diversi: la digitalizzazione, sempre cruciale ovviamente, viene data per assodata. Ora il focus è su un modello di società e di industria in grado di mettere al centro l'uomo e il suo benessere.

Non si tratta certo di un tema nuovo per il mondo dell'industria: la digitalizzazione, il rapido cambiamento dei modelli lavorativi tradizionali e l'evoluzione dei valori sociali hanno però imposto un momento di profonda riflessione. Pensiamo ad esempio allo shock culturale della pandemia, a come ha influito su molti aspetti del mondo lavorativo.

Oltre a generare profitto, il lavoro deve essere il motore della realizzazione di ogni persona, nel rispetto del suo benessere.

A questa tematica si lega con assoluta naturalezza la questione della sostenibilità. Non si tratta più di un'opzione, ma di un aspetto fondante, al pari del capannone per un impianto produttivo o degli uffici per un'agenzia di servizi.

I manager della nuova generazione sono cresciuti avendo bene a mente il rispetto per il pianeta e le sue risorse, l'amore per l'unico ambiente abitabile di cui disponiamo. Il surriscaldamento del pianeta e gli eventi climatici estremi non sono più “campanelli d'allarme”, bensì il volto oscuro di un'emergenza costante da affrontare, mitigare e gestire insieme.

Partendo da questo concetto, appare chiaro come la responsabilità ambientale non inizi dentro le porte dell'azienda, ma all'inizio della catena di fornitura delle materie prime: l'era nella quale si chiudevano gli occhi di fronte a veri e propri crimini ambientali per facilitare l'estrazione di una risorsa, è davvero giunta al termine.

A questo discorso si collega il tema della circolarità, vero e proprio mantra dei nostri giorni: un sistema economico pensato per potersi rigenerare da solo, garantendo dunque anche la sua ecosostenibilità.

In un'economia circolare i flussi di materiali sono di due tipi: quelli biologici, in grado di essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici, destinati ad essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. In sintesi, ogni processo produttivo deve avvenire limitando al massimo l'impatto aziendale, con il chiaro obiettivo di arrivare ad azzerarlo.

Un altro pilastro dell'Industria 5.0 è identificabile nella customizzazione del prodotto, al fine di renderlo più efficace e competitivo sul piano commerciale, riducendo così sprechi e impatto ambientale.