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Tendenze.

L'esperienza di acquisto in negozio rimane insostituibile per 1 italiano su 2

Un'indagine sulle aspettative verso i punti vendita

Nomisma, in collaborazione con Assofranchising, ha analizzato la propensione allo shopping e agli acquisti degli italiani e cosa si attendono dai retail fisici per il 2022, in un mondo che si muove sempre più verso un’esperienza omnicanale. La crisi pandemica da un lato ha fatto provare a molti italiani i benefici degli acquisti online, ma ne ha anche evidenziato alcuni ambiti meno positivi: distacco, scarso coinvolgimento, difficoltà nello stabilire una relazione con il venditore e la marca. Il punto di vendita fisico rimane dunque un elemento importante dell’esperienza di acquisto, confermando l’opportunità strategica per efficaci interazioni in logica multicanale. Negli ultimi 6 mesi del 2021 il 92% degli italiani ha frequentato i centri commerciali, il 91% per fare acquisti, ma non solo, l’84% vi si è recato anche solo per guardare le vetrine e prendere spunti per pianificare lo shopping futuro, il 67% infine vi si è recato per i punti di ristorazione. Se guardiamo ai comportamenti attuali degli italiani, è possibile osservare come il progressivo ritorno alla normalità porterà il 96% a continuare a fare acquisti nei negozi fisici trasversalmente a tutte le fasce d’età. Per 1 italiano su 2, acquistare i prodotti in un negozio che appartiene ad una catena è garanzia di trovare ciò che si desidera, il 43% ha fiducia nella qualità del prodotto scelto. La tecnologia e la situazione pandemica hanno cambiato molte delle esigenze dei consumatori, accelerando alcuni cambiamenti già in atto, che oggi più di ieri cercano personalizzazione e un servizio multicanale. Sebbene gli italiani siano connessi per oltre 6 ore al giorno ad internet e quasi 33 milioni di italiani acquistino online, l’analisi che emerge dall’Osservatorio Hybrid Lifestyle sottolinea come, per 1 italiano su 2, l’esperienza d’acquisto nel negozio fisico nel 2022 sarà insostituibile, in particolare per la fascia d’età 45-65 anni. Uno sguardo al 2022, ci dice come il 63% ricercherà nell’esperienza di shopping spazi sicuri, per controllare il rischio di contagio; l’attenzione alle misure di igiene e sicurezza è aumentata costantemente dall’inizio della pandemia, attestandosi come uno standard necessario. I consumatori sono rassicurati dalla presenza di dispositivi igienizzanti e dagli accessi limitati negli ambienti di più piccole dimensioni. Al futuro si guarda strizzando l’occhio anche ad ambienti e spazi più accoglienti (39%). Da non sottovalutare, infine, l’approccio Human2Human (H2H): il 34% degli italiani desidera la presenza di personale in grado di accompagnare e guidare l’esperienza di acquisto. Sono questi i fattori chiave che permetteranno ai brand, ai retail e alle catene, di continuare a coinvolgere i consumatori nel post-pandemia.