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Aziende in rete

Crescita vertiginosa per l’e-commerce B2B nel nostro paese

Acquisti e vendite sul piano digitale

L’e-commerce Business-to-Business è protagonista du una crescita straordinaria negli ultimi anni, trasformando per sempre il modo in cui le aziende acquistano e vendono beni e servizi.

Questo settore è caratterizzato da transazioni commerciali tra aziende, in cui una parte fornisce prodotti o servizi all’altra attraverso specifiche piattaforme online.

Per comprendere a fondo questa rivoluzione è necessario comprendere i fattori chiave che guidano la crescita dell’e-commerce B2B, i benefici associati e le sfide che le aziende affrontano in questo ambiente in evoluzione.

La crescita dell’Ecommerce B2B nel mondo aziendale
L’adozione diffusa di Internet e la digitalizzazione dei processi commerciali hanno svolto un ruolo fondamentale nella crescita dell’e-commerce B2B.

Le aziende stanno abbandonando gradualmente i metodi tradizionali basati su carta in favore di soluzioni digitali per ordinare, gestire inventari e collaborare con fornitori e clienti. L’e-commerce B2B non riguarda solo la vendita di prodotti fisici, ma comprende anche una vasta gamma di servizi, software, e soluzioni personalizzate. Questa diversificazione rende il settore appetibile per un’ampia gamma di aziende che possono trovare nuove opportunità di mercato.

Per immaginare il potenziale di espansione dell’e-commerce B2B è sufficiente ricordare l’impatto che l’avvento massivo delle vendite on line ha avuto in moltissimi settori B2C, come ad esempio l’intrattenimento dmoestico derivante dal noleggio di DVD e Blu Ray evolutosi nello streaming.

Il valore dell-ecommerce B2B nel nostro paese
Secondo un articolo pubblicato da www.osservatori.net, In Italia  il valore dell’eCommerce B2B è pari alla cifra record di 468 miliardi di euro.

Questo numero, relativo al 2022, include tutte le transazioni in cui gli ordini sono scambiati in formato digitale dalle imprese, con un’incidenza però ferma al 21% sul totale del transato B2b italiano.

L’incidenza rimane stabile rispetto all’anno precedente, suggerendo l’inizio di una fase di consolidamento degli investimenti realizzati durante la pandemia, quando diverse aziende hanno introdotto nuovi strumenti e canali digitali.

Nonostante un livello di adozione mediamente alto delle tecnologie per le transazioni digitali (tra EDI, Portali B2B e Piattaforme B2B, Marketplace B2b e siti propri B2B), la penetrazione dell’eCommerce B2B risulta ancora bassa, con appena un ordine su cinque scambiato tramite strumenti digitali.

L’Italia vanta un primato europeo nella fatturazione elettronica, avendo introdotto l’obbligo generalizzato, ma resta da completare l’ultimo tassello per la digitalizzazione completa del ciclo dell’ordine, quello della fase di consegna, che è ancora ferma al palo: oggi solamente il 34% delle imprese italiane emette Documenti di Trasporto digitali e solo una su quattro li riceve. Tra i processi amministrativo-contabili delle imprese, le attività interne sono le più digitalizzate, anche se il livello raggiunto non è ancora soddisfacente: il 65% delle imprese possiede un software gestionale ERP, il 60% certificati di firma informatica, il 53% software di conservazione digitale e sempre il 53% software per la gestione elettronica documentale.

A rallentare la digitalizzazione sono le PMI che registrano una diffusione di mediamente 24 punti percentuali in meno delle grandi imprese: una fetta di mercato enorme che attende di essere conquistata.