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Nel Vicentino.

Tornano a crescere i lavoratori dipendenti

La ripresa economica ha trainato l'occupazione

A l netto delle tensioni sui prezzi nell’ultima parte dell’anno, il 2021 è stato un anno di grande rimbalzo dell’economia vicentina (oltre che nazionale e internazionale) dopo la crisi pandemica del 2020: come è naturale, questa nuova fase di espansione ha avuto effetti positivi anche sull’occupazione, che nella provincia Vicentina lo scorso anno ha registrato una crescita degli addetti in tutti i settori portanti, tranne le costruzioni. Più in dettaglio, dopo il calo del 2020 (in Italia -1,8% e a Vicenza -1,5%) nel 2021 riappare il segno positivo, sebbene Veneto e Italia sovraperformino Vicenza: +2,4% a livello nazionale, +1,9% in Veneto e +1,7% in provincia di Vicenza. In linea generale tuttavia il numero degli addetti vicentini del 2021 raggiunge quello del 2019 (+0,2%) e supera quello del 2018 (+2,3%). Il settore che conta la maggior quota di addetti sul totale in area berica è il manifatturiero (42,6%): qui nel 2021 si sale da 143.204 a 144.323 unità, con un incremento del +0,8% su base annua, contro il calo del -1,2% che si era verificato nel 2020. Sempre nel manifatturiero, il recupero del 2021 non è sufficiente a raggiungere il livello pre-pandemia (-0,4% sul 2019) ma supera il risultato del 2018 (+0,8%). In questo comparto l’aumento berico è inoltre più consistente che in Italia e in Veneto, entrambi con +0,6%. Il secondo macrosettore berico che conta il maggior numero di addetti è il commercio (quota del 14,9%) che acquista un +1,7%. Il settore appare però in una fase di contrazione rispetto ai livelli pre-covid, con - 0,4% sul 2019 e -0,3% sul 2018. Anche in questo caso il dato vicentino è tuttavia superiore sia alla performance nazionale, con una quota del 18,7% e +0,9%, sia a quella regionale, con un peso del 17,4% e +0,5%. Ancora in affanno sebbene in risalita le attività di alloggio e ristorazione (quota del 7,7%) le quali permangono in territorio negativo con -3,0% contro il -8,5% dell’anno precedente e segnano un -11,3% sul 2019. Va meglio invece per il noleggio e agenzie di viaggio che da -5,4% del 2020 passano a +17,2% del 2021 (ma - 5,4% sul 2019). Le costruzioni, dopo l’incremento del 2020 in controtendenza col resto dei settori, nel 2021 perdono terreno: il settore, che pesa per il 7,0% sul totale, cede per il - 1,3%, contro il +2,2% veneto e il +5,5% nazionale. Per quanto riguarda la tipologia di lavoro, invece, va evidenziato che l’incremento del numero di addetti nel vicentino interessa il lavoro dipendente ma non quello indipendente, per quanto in misura non omogenea fra i vari settori. Dopo un 2020 di flessione per entrambe le categorie, torna a crescere il numero di lavoratori dipendenti (+2,3%) che rappresentano l’83,1% del totale degli addetti alle unità locali delle imprese. Gli indipendenti scendono invece del -1,2% e si tratta del terzo anno consecutivo in cui si verifica un cedimento. Sia a livello italiano che veneto si verifica un indebolimento degli indipendenti, ma nel vicentino il dato è maggiore. Al contrario, la crescita dei dipendenti del Veneto e dell’Italia sovraperforma Vicenza. (fonte: Ufficio Studi della Camera di Commercio di Vicenza)