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Rinnovabili.

Sempre più una necessità sostenibile

L'UE sostiene l'utilizzo e la produzione di biometano

Improvvisamente ci siamo resi conto di quanto sia importante investire sul tema delle energie rinnovabili e delle alimentazioni alternative. Tema dibattuto e su cui si si discute da molti anni è diventato ora più che mai di attualità perché legato non solo alla sostenibilità ambientale ma anche alla sostenibilità energetica delle aziende e di tutto il tessuto sociale ed economico europeo e nazionale in particolare, dalla grande impresa fino al privato nella propria abitazione. «Già dal 2010 - spiega Antonella Ceccato, Amministratore Delegato di Industrial Cars - la nostra azienda, insieme a tutto il Gruppo Ceccato, ha abbracciato questi temi. Ad oggi gli impianti fotovoltaici posti sui tetti di molte delle nostre sedi o sulle tettoie dei piazzali di stoccaggio dei veicoli generano circa 1.700 MWh medi annui, una fonte energetica che permette al nostro gruppo di poter alimentare le proprie sedi contribuendo alla riduzione della produzione di energia da fonti fossili e allo stesso tempo avendo maggiore autonomia energetica». «Con Iveco condividiamo non solo una partnership commerciale ma anche un orizzonte di valori comuni in particolare sul tema energetico. IVECO si pone come brand di riferimento per la promozione e la divulgazione e lo sviluppo delle tecnologie per le alimentazioni alternative e rinnovabili, su tutte quella ad oggi esistente e pronta all’uso il Bio-metano per il trasporto leggero e pesante. Lo studio del CNR promosso da Iveco e CIB(Consorzio Italiano Biometano) ha dimostrano che negli 11 scenari esaminati dove sono state confrontate diverse miscele di carburante utilizzate nel trasporto pesante, il bioLNG (gas metano liquefatto) ottenuto con 100% di sottoprodotti zootecnici e con recupero della CO2 ad uso alimentare permette la riduzione delle emissioni di C02 fino al 121,6% rispetto all’impiego di gasolio e una diminuzione del 65% di biossido di azoto».(Per maggiori informazioni trovate lo studio pubblicato sul sito del CNR). Di fatto la promozione di energie alternative e rinnovabili è l’unica strada percorribile per avere fonti di approvvigionamento che siano anche economicamente sostenibili. L’esempio del biometano e quello di favorire le risorse autoprodotte che si sganciano quindi da indici e listini internazionali o da condizioni di mercato poste da chi detiene la fonte, e poter così in una certa misura calmierare i prezzi. La strategia dovrebbe essere quella di far entrare sempre di più nel mix energetico le fonti autoprodotte così da avere un maggior controllo sul prodotto e ridurre la dipendenza energetica dall’estero e di conseguenza subire meno l’oscillazione dei mercati internazionali. La Commissione europea ha annunciato un piano rivoluzionario per il biometano: ‘REPowerEU per ridurre la dipendenza dal gas proveniente da altri paesi. L’obiettivo sarà sostituire il 20% dell’importazione di gas naturale con un’alternativa sostenibile, più economica e prodotta localmente. Il biometano aiuta anche a ridurre l’esposizione alla volatilità dei prezzi alimentari perché il fertilizzante derivabile dal digestato è un co-prodotto della produzione di biometano e sostituisce attualmente costosi fertilizzanti chimici. «Il nostro compito come imprenditori - conclude Antonella Ceccato - è quello di sostenere lo sviluppo di tecnologie ed alimentazioni alternative che ci permettano di garantire la sostenibilità economica ed ambientale. Promuovendo l’utilizzo, nel nostro caso, di veicoli che abbiano la capacità di affrontare la propria mission con il minore peso economico possibile e minor impatto ambientale per la vita di tutti».