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Semilavorati.

Prezzi in forte aumento

Le importazioni vicentine

N on solo energia: tra i beni che hanno visto lievitare il costo negli ultimi mesi ci sono anche molti semilavorati necessari alle imprese vicentine. Il flusso di import verso le imprese vicentine è certamente in aumento per la forte ripresa produttiva registrata, ma andando ad incrociare i primi 20 prodotti maggiormente importati nella provincia berica con il relativo indice dei prezzi fra fine 2020 e fine 2021 (a livello nazionale, 2015=100), si può notare la forte ripresa della domanda per questi semilavorati che rappresentano il 70,3% sul totale del valore delle importazioni vicentine, e in secondo luogo il considerevole sforzo economico richiesto alle imprese della nostra provincia per gli approvvigionamenti di merce. Il maggiore aumento è rappresentato dai prodotti siderurgici, sia in termini di valore vicentino (+65,0%, si passa infatti da 58 a 96 milioni) sia di indice nazionale (+42,0% da 94,5 a 134,2). Seguono i prodotti chimici, con una variazione da 156 a 263 milioni (+68,0%) e una crescita del +25% nell’indice che passa da 89,3 a 111,8. In terzo luogo i metalli di base, con un indice che sale del +24% da 97,4 a 120,8, a fronte di una diminuzione del valore delle importazioni (-8,8%) pari a circa -21 milioni. Infine la carta e cartone, con un raddoppio del valore delle importazioni da 37 a 73 milioni (+93,8%) e una variazione dell’indice del +22,5% da 91,6 a 112,2. Numeri che vanno letti però con una precisazione: esprimono infatti le importazioni in valore, incorporando quindi sia gli aumenti dei prezzi (anche significativi) per alcuni prodotti sia l’aumento della quantità acquistata.