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Quale domani.

Territorio di grandi risorse vocato al manifatturiero che affronta sfide inattese

Affrontare il futuro con strategie rimodulate e concrete

Quella di Schio e del territorio circostante è un'economia solida e storicamente pronta ad affrontare mercati e produzioni. Ampia la rosa di realtà aziendali, di medie e grandi dimensioni, tra le quali primeggiano, per il loro notevole sviluppo e per il gran numero di addetti, quelle tessili, chimiche, elettriche, meccaniche ed elettroniche. Ma ci sono anche fabbriche di apparecchiature medicali, di strumenti ottici, di articoli in plastica, di giocattoli, di materiali da costruzione. Ben rappresentate poi sono l’industria alimentare, quella della lavorazione del vetro e dei prodotti agricoli. Il terziario si compone di una buona rete commerciale e dell’insieme di servizi di ottimo livello. L'Alto Vicentino è un territorio vocato al manifatturiero. E questa vocazione si è rafforzata negli ultimi decenni con un tessuto produttivo dinamico e diversificato aperto a scambi nazionali e proiettato con forza su un export ambizioso, in molti casi proprio verso i paesi dell'Est. Dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova il mondo intero, ora il conflitto Russia-Ucraina rischia di aggravare la situazione. I fattori negativi stanno nel rincaro dei costi dell'energia, nella difficoltà di reperimento delle materie prime, nel blocco di alcune lavorazioni che da anni vengono affidate a paesi stranieri. Queste ed altre difficoltà rischiano di minare la ripresa che si era registrata nel 2021, gli effetti positivi del Pnrr e la stabilità dell’intero sistema industriale. Va tenuto conto però che la Manifattura rimane una “leva essenziale della sicurezza nazionale”, come ha avuto modo di esprimere Carlo Bonomi Presidente della Confederazione generale dell'industria italiana aggiungendo che "le difficoltà legate al conflitto in Ucraina impongono interventi strutturali, di più ampia portata e visione, per sostenere le imprese e non far saltare la “locomotiva Paese”". Il quadro macroeconomico fornito nel Def (Documento di Economia e Finanza) – che delinea una crescita tendenziale del PIL al 2,9% nel 2022 basato su una contrazione dello 0,5% nel primo trimestre, una ripresa nel secondo e nel corso dei mesi estivi un ritorno a una crescita a ritmi sostenuti–, appare ottimistico e sembra non cogliere le straordinarie difficoltà dell’attuale situazione. E del resto si tratta di "un’analisi che - precisa il Presidente - parte da uno scenario non pessimista, poiché si basa sui presupposti che il conflitto si risolva in breve tempo (entro giugno), sull’assenza di un razionamento dell’energia elettrica per il settore produttivo, il crollo dei contagi e l’attuazione del PNRR". La situazione produttiva dell'Alto Vicentino, come del resto in moltissime altre zone del Paese, vive quotidianamente la situazione di incertezza e la ricetta per una soluzione reale e duratura purtroppo non c'è. Forse il segreto resta quello di far squadra, avanzando richieste alle Istituzioni (specie per il ridimensionamento dei costi dell'energia) creando nuove reti di sostegno puntando ad una progressiva autonomia produttiva. Tornando a Schio e dintorni la forza imprenditoriale si dimostra piuttosto coesa e propositiva. Fra i tanti progetti sulla quale si è concentrata l'azione spicca l'elettrificazione della Linea ferroviaria Vicenza, Thiene-Schio. Oltre ai lavori per l’elettrificazione dell’intera tratta, saranno realizzati anche interventi di potenziamento e adeguamento delle stazioni esistenti. Particolarmente importanti sono quelli che prevedono la soppressione dei 27 passaggi a livello, di cui 20 pubblici, presenti lungo la linea. Il terziario della zona si compone di una buona rete commerciale e servizi di ottimo livello. Attivo anche nella dimensione sociale il territorio ha recentemente celebrato a Schio l'apertura de "Il Cedro", Emporio Solidale realizzato grazie alla collaborazione tra OTB Foundation, il Comune di Schio e una rete collaudata di associazioni territoriali. L'alta qualità è riconosciuta infine all'offerta sanitaria, con centri d'eccellenza per diagnosi e cura.