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Confartigianato

Le imprese chiedono di lavorare in serenità

Anche le imprese dell’Area Alto Vicentino di Confartigianato Vicenza hanno dovuto fare i conti con una serie di variabili che hanno inciso sui normali processi produttivi e alle quali Confartigianato ha fatto fronte rafforzando la presenza sul territorio, promuovendo momenti di confronto, attivando servizi improntati sulla concretezza. “Abbiamo dovuto fare i conti con politiche incentivanti improvvisate, come il Superbonus, che hanno ‘drogato’ il mercato e si sono concluse in maniera poco felice - commenta Valerio Torresan, presidente del Raggruppamento di Malo e dell’Area Alto Vicentino -. Il linea di principio politiche che vanno nella direzione di un miglioramento in termini di efficienza energetica e sostenibilità sono condivisibili e trovano il nostro sostegno, ma vanno ben pensate. Se si vuole proseguire sulla strada dell’efficientamento del patrimonio abitativo lo si faccia, ma con cognizione di causa. Non è più il tempo dell’improvvisazione, come ci ricorda il Pnrr, né di scaricare su cittadini e imprese i costi di scelte poco lungimiranti. Le imprese chiedono di lavorare con la necessaria serenità”. Al proposito “Tra le battaglie che ci vede impegnati in prima linea c’è quella contro l’abusivismo - aggiunge Gaetano Rossi, presidente del Raggruppamento di Schio -. Recentemente abbiamo promosso a Santorso una serata aperta ai cittadini e dedicata all’acquisto consapevole.

L’obiettivo era lanciare un messaggio importante: non è possibile confrontare il costo di un servizio fatto in regola con uno che le regole le elude. Spesso il cliente che si rivolge agli abusivi si sente giustificato dal fatto che il prezzo dello stesso servizio arriva anche a raddoppiare per le attività regolari pensando siano gli imprenditori ad essere fuori mercato. Basta invece prendere coscienza dei costi che deve sostenere una piccola azienda per capire, chi in realtà, è veramente scorretto. L’abusivo intasca il 100% del prezzo del servizio, non partecipa con alcuna contribuzione alla spesa pubblica eppure gode degli stessi benefici degli altri cittadini. Anzi, non dichiarando redditi spesso ha un Isee basso che gli permette di accedere a tutta una serie di agevolazioni che ricadono sull’intera collettività”. Altra preoccupazione oggi delle imprese è la mancanza di professionalità da inserire in azienda. “Confartigianato promuove tra i giovani la ‘conoscenza’ delle nostre realtà penalizzate da certo tipo di narrazione che le vuole ancora ancorate al passato quando invece non mancano di investire in tecnologia, innovazione, apertura verso il mondo, sostenibilità. Sostiamo inoltre gli ITS che, con i loro percorsi di studi tarati sulle necessità delle imprese, permette di avere ragazzi formati e qualificati pronti per l’inserimento in azienda. Ora vanno pensati strumenti adeguati per far crescere e trattenere questo capitale umano ma anche quello già in forza”, spiega Mauro Martini, presidente del Raggruppamento di Arsiero.