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Confindustria

Urge affrontare caro energia e carenza di personale, ma il sistema industriale regge

Grazie alla voce di Lorenzo Venegoni, presidente del Raggruppamento Ovest Vicentino di Confindustria Vicenza, abbiamo l'opportunità di mettere a fuoco con grande precisione l'attuale stato di salute del settore produttivo in uno dei distretti più rilevanti non solo del Veneto, ma dell'intero paese.

Prima di tutto, diamo uno sguardo ai dati del terzo trimestre 2022: Produzione +4.3%, Fatturato Italia +5.2%, Fatturato UE +5.8%, Fatturato extra UE +16.5%, Occupazione +0.2%, Materia prime +25.8%, Prodotti finiti +14.1%.

La parola al presidente Venegoni: “I dati relativi al 3° trimestre, a mio avviso, ci restituiscono una fotografia importante e non scontata del nostro sistema industriale e territoriale. Conosciamo bene la forza della manifattura in quest’area; che è sicuramente economica, ma da cui discendono anche innumerevoli ricadute di valore verso le comunità locali, in termini di occupazione, sostegno alla formazione, welfare, innovazione.

Ecco perché è così importante che le imprese riescano a reggere il colpo delle tante crisi e turbolenze che abbiamo affrontato in questi 3 anni: la pandemia e il blocco delle produzioni e degli scambi internazionali, l’aumento drammatico dei costi di materie prime ed energia, la crisi in Ucraina e le sue ricadute economiche, l’emergenza climatica. Anche per questo i dati di questa congiuntura trimestrale sono davvero positivi. C’è una crescita di tutti i valori, in particolare di fatturato ed export, a maggior ragione in quanto riferiti allo stesso periodo del 2021 che era già stato molto positivo. Ci dicono dunque in modo chiaro che le imprese manifatturiere dell’Ovest sono incredibilmente resilienti, flessibili, innovative, capaci di far fronte in brevissimo tempo a shock di livello straordinario e mantenere la loro capacità innovativa e di competitività sui mercati globali. Il punto è che anche la resilienza e la capacità di adattamento possono avere un limite. E per questo occorre occuparsi in modo concreto di alcune necessità vitali per il mantenimento della forza delle imprese, di cui non sempre purtroppo si sente parlare con la giusta attenzione. In primis, metto la questione del personale e della formazione. Come dimostrano i dati, è evidente che vi è ancora una grande sofferenza da parte delle imprese nel reperimento del personale. E questo gap va risolto agendo su tutti i fronti, a partire dalla formazione, dove è possibile investire ancora molto e a tutti i livelli, come testimonia il recente successo di “Vicenza Making Future”.

La seconda emergenza è sicuramente il costo dell’energia, che preoccupa ancora molto per gli approvvigionamenti e su cui è necessario concentrare risorse ed aiuti: a breve, verso le aziende più esposte ed energivore; a medio termine, verso il sostegno agli investimenti nell’efficientamento e nell’autoproduzione.

Infine, nell’Ovest è fortissima l’esigenza di concludere i grandi investimenti infrastrutturali oggi in corso, che devono mettere rapidamente a disposizione delle imprese una mobilità finalmente moderna e competitiva."

Il quadro emerso dalle parole del presidente Venegoni evidenza il grande potenziale di questo territorio e le strategie messe in atto da Confindustria per affrontare con forza alcuni dei problemi che ne frenano l'ulteriore sviluppo.