Lo smaltimento dell’amianto è un processo estremamente complesso a causa dei forti rischi per la salute associati alle fibre di questo insidioso materiale sintetico. L’amianto è stato ampiamente utilizzato nel secolo scorso per la sua resistenza al calore e agli agenti chimici. Il suo utilizzo è stato successivamente vietato o fortemente regolamentato in molti paesi a causa delle gravi preoccupazioni per la salute umana, in particolare per il rischio di cancro ai polmoni e mesotelioma.
Lo smaltimento dell’amianto deve essere condotto in conformità con leggi e regolamenti specifici: queste operazioni vanno affidate ad aziende altamente specializzate in possesso di attrezzatura specifica ed elevato know how. Molti paesi hanno normative rigorose per il trattamento sicuro dell’amianto, inclusa l’Italia. Il fine di questo rigore è proteggere la salute pubblica e l’ambiente. Il materiale contenente amianto deve essere imballato in modo sicuro e trasportato seguendo le normative locali e nazionali. Questo spesso include l’uso di contenitori speciali sigillati e etichettati. L’amianto deve essere smaltito in siti autorizzati per il trattamento dei rifiuti contenenti amianto. Questi siti devono essere progettati per prevenire la dispersione di fibre di amianto nell’ambiente.
Dopo le operazioni di smaltimento è importante monitorare l’area bonificata per assicurarsi che non ci siano residui di amianto.