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Next generation EU

Italia campione d'Europa nel riciclo dei rifiuti grazie alla raccolta differenziata

By Athesis Studio

Italia campione d’Europa. Non solo sui campi da calcio, ma anche nell’industria del riciclo dei rifiuti, che primeggia sul suolo UE. Il Belpaese vanta infatti le migliori performance del Vecchio Continente. Eppure, sfogliando i quotidiani, tra immondizia che invade le strade delle città e discariche che raggiungono il “troppo pieno”, il primato sembrerebbe impossibile. Invece la palma d’oro arriva grazie alla raccolta differenziata, che funziona molto bene, sia per l’efficienza delle imprese responsabili della raccolta e del riciclo, sia per l'accuratezza e la disciplina con cui i cittadini separano il vetro dalla carta e dalla plastica, nonché da tutti gli altri materiali per cui è disponibile un servizio di conferimento, come per esempio il legno. Senza scordare la macchina del recupero degli scarti dell’industria e delle attività commerciali, che funziona a pieno ritmo, raggiungendo ragguardevoli risultati. Alla base del successo della filiera del riciclo c’è il decreto Ronchi del 2006, che ha disegnato il quadro normativo per regolare questa attività economica. Un settore la cui importanza è destinata a crescere sempre di più, grazie alla spinta che la Commissione Ue ha scelto di imprimere all’economia circolare. La classifica dei risultati conseguiti dai diversi Paesi europei è stata resa pubblica attraverso lo studio intitolato “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU”, che la fondazione Symbola ha realizzato in collaborazione con il consorzio Comieco. I dati parlano chiaro: in Italia la percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti è pari al 79%, contro il 56% della Francia, il 50% del Regno Unito e il 43% della Germania. Inoltre l’Italia è uno dei pochi Paesi europei che, dal 2010 al 2018, è riuscita a migliorare le proprie prestazioni (+8,7%). Perfino nel riciclo industriale delle cosiddette frazioni classiche (acciaio, alluminio, carta, vetro, plastica, legno, tessili) siamo il Paese europeo con la maggiore capacità di riciclo anche in valore assoluto. Ma qual è il valore complessivo dell’intera filiera del riciclo? Si stimano oltre 70 miliardi di euro di fatturato, 14,2 miliardi di valore aggiunto e oltre 213.000 occupati. Se si ragiona in termini ambientali, il recupero di materia nei cicli produttivi permette un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2.