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COMMERCIO ELETTRONICO

Il piacevole risvolto ecologico delle nuove abitudini di acquisto

By Athesis Studio

Non tutto il male vien per nuocere. La recente svolta nelle abitudini di acquisto di tutto il mondo, con un netto aumento del commercio elettronico, ha messo in luce diversi aspetti positivi di questo modo di fare shopping. Al di là delle considerazioni sull'importanza del ruolo sociale svolto dai negozi fisici sul territorio, non si può negare che gli acquisti on line siano comodi, pratici, indispensabili, come si è potuto constatare durante la pandemia. Eppure c’è un altro risvolto positivo. Il commercio elettronico può essere anche vantaggioso dal punto di vista ambientale. Secondo uno studio del 2019 del Massachusetts Institute of Technology, infatti, l’Italia presenta un consumo di 898 g di CO2 per l’e-commerce e 1764 g di CO2 per il commercio fisico, il che significa che l'impronta di carbonio dello shopping online può essere fino al 50% inferiore a quella del commercio tradizionale. Inoltre l'espansione del re-commerce, che tratta i prodotti usati o riciclati, aiuta il ciclo di "Riduci, riutilizza, ricicla", a vantaggio dell’ambiente. Tali considerazioni sono valide anche nel settore alimentare, dove, negli Stati Uniti, la grande distribuzione comincia a dare chiari segni di sofferenza, a vantaggio del commercio elettronico e in controtendenza con i negozi di vicinato, che garantiscono un’esperienza d’acquisto di qualità guidata dal venditore specializzato, che conosce i gusti e le abitudini del cliente.