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La ricerca.

Verso nuovi modelli di business

I risultati dello studio condotto da MonitoDeloitte con Confindustria e Intesa Sanpaolo

Anche se in Cina la pandemia
sembra tutt’altro che superata
e i contagi continuano a manifestarsi
anche in Occidente, seppure
con dinamiche molto diverse, è
evidente che il 2022 ha segnato la
definitiva uscita dalla crisi dovuta al
Covid-19, per lo meno per quanto riguarda
gli aspetti economici.
Ma quali sono i bisogni delle imprese,
e in particolare delle PMI, affinché
questa ripresa post-Covid
possa non essere semplicemente
un “rimbalzo”, ma confermarsi l’inizio
di un nuovo ciclo di sviluppo?
Proprio questo è il tema dello studio
condotto da MonitoDeloitte con Confindustria e Intesa Sanpaolo, che suggerisce
già nel sottotitolo una possibile
chiave di lettura: “La crisi come opportunità
per evolvere i paradigmi aziendali”.
In questo contesto, sono tre gli ambiti
sui quali le imprese dichiarano di
concentrare i propri interventi per consolidarsi
e accrescere la propria competitività,
affrontando un mercato che
inevitabilmente sarà profondamente
cambiato.
Il primo tema è la capacità di innovare:
6 aziende su 10 dichiarano di voler
evolvere la propria strategia aziendale,
andando a cercare nuovi bacini di
clienti da servire e provando a innovare per
adiacenze, sviluppando nuovi prodotti.
Contestualmente, 7 aziende su 10
hanno espresso la necessità di adeguare
il modello operativo alle nuove esigenze
dettate dal new-normal anche
attraverso lo sviluppo di nuove competenze
con formazione o assunzioni mirate.
L’altro grande tema è l’internazionalizzazione,
storicamente uno dei punti
di forza del manifatturiero italiano, che
però dovrà essere affrontato puntando
sempre di più sulla capacità di diversificazione:
per un’azienda su due la
ripresa del business parte dai mercati
esteri, e dichiara di voler ampliare la
copertura geografica avviando un percorso
di ingresso in mercati esteri di
maggior interesse per cogliere a pieno
le opportunità della ripresa anche oltre
i confini nazionali ai fini di una riduzione
del rischio di concentrazione
di mercato
Infine, la crisi ha accentuato la consapevolezza
degli imprenditori circa
l’importanza di rafforzare la solidità aziendale,
sia in termini di dimensioni
dell’impresa sia di dotazione patrimoniale:
9 aziende su 10 riconoscono la
necessità di rafforzarsi sotto questo aspetto,
prevalentemente ri-bilanciando
la propria esposizione verso terzi, con
un consolidamento dei debiti e l’implementazione di strategie di patrimonializzazione,
anche attraverso operazioni
straordinarie, per raggiungere la scala
sufficiente per essere resilienti e competitive
nel medio-lungo termine.
In generale, le PMI italiane ritengono acquiche
per rimanere competitive dovranno
probabilmente intervenire sul proprio
modello di business, adeguando le
strategie in termini di crescita e sviluppo
del business, e conseguentemente
rivedere il proprio modello operativo