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Tra novità, misure “a termine” e strette

Sguardo d’insieme al fisco del 2024: in evoluzione

È un Fisco in evoluzione, quello che si sta delineando negli interventi legislativi degli ultimi mesi, che si snodano tra riforma fiscale, Legge di Bilancio e decreti collegati, con alcune misure che troveranno applicazione solo nell’anno in corso.  È il caso, ad esempio, del “welfare” a favore dei lavoratori dipendenti: i limiti ordinari per i cosiddetti “fringe benefits” passano da 258 a 1.000 euro, con ulteriore innalzamento a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico.  Solo per un anno, il 2024, è prevista anche la rimodulazione delle aliquote IRPEF da quattro a tre scaglioni, uno dei primi atti della Riforma Fiscale, che vede l’accorpamento del primo e secondo scaglione di reddito sotto un’unica aliquota, interessando la fascia di reddito compresa tra 15.001 e 28.000 euro, su cui verrà applicata un’aliquota del 23%.  Nella Legge di Bilancio non mancano novità come la possibilità di adeguare le rimanenze di magazzino alle consistenze reali, e l’obbligo di stipulare un’apposita polizza di assicurazione a copertura dei danni ai beni direttamente causati da calamità naturali, quali sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Ulteriore norma innovativa è quella relativa al concordato preventivo biennale, che si inserisce nella più ampia cornice della Riforma fiscale. Non mancano nemmeno le strette: la ritenuta da applicare sui bonifici “parlanti” viene innalzata dal precedente 8% all’11%. È il caso di tutti gli interventi in ambito edilizio, nonostante la richiesta di Confartigianato da anni dell’abbassamento della ritenuta. Altra restrizione riguarda le compensazioni fiscali in F24, al fine di prevenire condotte illecite nell’utilizzo dei crediti fiscali.