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APPROFONDIMENTI

La continuità d’impresa va programmata e preparata

By Athesis Studio

In molte imprese artigiane il titolare ha raggiunto, o sta raggiungendo, l’età pensionabile con il rischio che non ci sia nessuno a raccoglierne ‘l’eredità’. Per analizzare la situazione, e trovare adeguate soluzioni, Confartigianato Vicenza, con il contributo di Banco BPM, ha commissionato uno studio all’Università degli Studi Padova. “Tre gli scenari emersi: passaggio all’interno della famiglia; cessione dell’azienda a terzi o aggregazioni tra imprese; cessione dell’azienda a dipendenti “meritevoli” WBO (Workers BuyOut). In tutti i casi fondamentale è una corretta pianificazione dell’operazione, che può richiedere anche qualche anno, per cui è importante iniziare a mettere le fondamenta in via preventiva e non in prossimità del ricambio”, spiega il vice presidente Nerio Dalla Vecchia. Una squadra di esperti per la Gestione d’Impresa e Risorse Umane offre servizi mirati seguendo le aziende dalla progettazione del passaggio fino alla fase conclusiva di stipula dell’atto notarile. Per il passaggio in famiglia si indirizza il titolare verso lo strumento di trasferimento dell’azienda più adatto, considerata sia la situazione familiare che patrimoniale, con la valutazione dell’azienda e l’individuazione della forma giuridica più idonea per la prosecuzione dell’attività da parte dei figli. Punto di partenza è l’analisi dei bilanci e della situazione patrimoniale della famiglia, al fine di predisporre business plan e budget previsionali per la nuova impresa. Processo analogo accade per WBO. Per la cessione a terzi o aggregazione, invece, si procede alla valutazione di eventuali richieste di acquisizione da parte di terzi, o di eventuali partner da aggregare mediante una due-diligence economica, patrimoniale e fiscale.