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Gli accordi.

La capacità di fare squadra è vincente

Continua il dialogo di Confapi con le sigle sindacali per creare occasioni di crescita
By Athesis Studio

L ’unione fa la forza. Lo sa bene Confapi, la Confederazione italiana della piccola e media industria privata, che grazie a una serie di accordi raggiunti con le principali sigle sindacali e le altre Associazioni di categoria ha creato nuove occasioni di crescita per il mondo dell’imprenditoria e del lavoro. Un esempio arriva dai tredici contratti nazionali collegati a dei Fondi bilaterali per la formazione di fondamentale importanza, che hanno consentito di distribuire alle aziende molte risorse per l’aggiornamento e la crescita professionale dei loro dipendenti e collaboratori. In primis va ricordato il FAPI, un Fondo Interprofessionale paritetico costituito da Confapi, CGIL, CISL e UIL al fine di promuovere lo sviluppo della Formazione Continua nelle Pmi, quale strumento di competitività delle imprese e di garanzia occupazionale per i lavoratori. Il FAPI, come tutti i fondi interprofessionali, raccoglie lo 0,30% dei contributi che le imprese versano all’INPS ogni mese, utilizzando tali risorse per finanziare le attività formative dei lavoratori e delle lavoratrici aderenti. Sempre all’insegna del dialogo e della collaborazione, stavolta in ambito regionale, è il protocollo di intesa per il superamento delle criticità della filiera della logistica. Questo importante accordo è stato sottoscritto in Regione Veneto, dove Confapi si è unita a Veneto Lavoro, ai sindacati e alle altre principali sigle datoriali con l’obiettivo di premiare chi, nell’ambito della logistica, rispetta le regole e isolare invece chi, al contrario, le infrange. A convocare il tavolo è stata l’Assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, che ha condiviso l’importanza del settore della logistica, un comparto strategico che ha assunto un ruolo crescente soprattutto dall’inizio della pandemia, nonché l’impegno di aiutare le imprese a non subire concorrenza sleale, e i lavoratori a non essere oggetto di dumping sociale. Di grande importanza è stato anche il Tavolo Nazionale Concia, al quale il Presidente di Confapi Veneto, William Beozzo, ha preso parte per affrontare il problema della crisi di un settore, come quello conciario, importante per l’economia italiana e per il Veneto, e particolarmente concentrato nella provincia di Vicenza. In particolare, il tavolo convocato a Roma ha affrontato la questione della necessità di un contratto nazionale di lavoro chiaro e univoco, che sia firmato dalle più importanti parti. Un traguardo importante per favorire il rilancio, in particolare, dell’economia vicentina, che vede nella concia un settore produttivo di grande importanza per Pil, numero di aziende e posti di lavoro. «Come dimostrano gli accordi sottoscritti e i tavoli a cui abbiamo preso parte – afferma William Beozzo – la nostra Associazione è sempre presente, e in prima linea, nei tavoli di lavoro che possono portare a risultati impor tanti per le nostre piccole e medie imprese, e per tutti i lavoratori che ad esse appartengono, spesso, come ad una famiglia. Con CGIL, CISL e UIL stiamo portando avanti un dialogo costante che ci porterà, spero al più presto, a formalizzare nuove azioni congiunte per favorire le imprese e i lavoratori a rafforzarsi reciprocamente in un periodo che vede l’economia veneta in ripresa nonostante l’emergenza pandemica non sia ancora alle spalle. Insieme c’è ancora molto lavoro da fare per tematiche cruciali come la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, la difesa della legalità, nuove politiche di welfare, una formazione sempre più indirizzata all’occupabilità e nuovi modelli di apprendistato. La strada comune da percorrere è ancora lunga».