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CISL.

Il dialogo tra le parti per orientare il futuro

L'appello del sindacato alle istituzioni e alle categorie economiche
By Athesis Studio

Grandi problematiche, ma anche grandi opportunità: il 2022 è iniziato sotto il segno di questo binomio, che impone davvero - mai come prima d’ora - la capacità di affrontare in modo coordinato le nuove sfide del mondo della produzione e del lavoro. È il momento delle grandi alleanze, tra le imprese e tra imprese e istituzioni. E proprio su questi temi Cisl Vicenza organizza due incontri che vogliono essere un’occasione di dialogo e confronto tra tutte le parti che possono contribuire a disegnare un nuovo modello di sviluppo. Il primo incontro, giovedì 27 gennaio a Villa Fabris, a Thiene, sarà dedicato al ruolo strategico che possono avere i distretti nel contesto attuale e al contribuito che possono e devono avere al loro interno anche le rappresentanze dei lavoratori; il secondo, martedì 1 febbraio a Lonigo a Villa Pisani, sarà invece dedicato al tema dell’innovazione istituzionale, con particolare riferimento allo strumento delle IPA, le Intere Programmatiche d’Area tra le Amministrazioni Comunali. «L’alto livello di indebitamento del nostro Paese - spiega Raffaele Consiglio, il segretario generale provinciale di Cisl Vicenza - frena gli investimenti e rende difficile attuare politiche di sviluppo di ampio respiro, costringendo di volta in volta i vari Governi a difficili equilibrismi tra interventi per lo sviluppo e protezione economica dei cittadini. Non dimentichiamo su questo fronte che l’Italia è il terzo Paese in Europa per numero di lavoratori al di sotto della soglia di povertà. In questo scenario abbiamo però la possibilità di creare una grande alleanza tra mondo delle imprese, intendendo naturalmente quello che si basa sul lavoro, non sulle rendite finanziarie, lavoratori e istituzioni: solo così possiamo accrescere la nostra competitività e creare sviluppo. Il momento è delicato, ma oggi ci sono anche opportunità inedite che dobbiamo cogliere: penso ai fondi del PNRR innanzitutto, ma anche alla sfida della sostenibilità, ai cambiamenti resi possibili in molti ambiti dalla digitalizzazione. Per essere competitivi in tutto questo occorre però una grande alleanza». In che modo è possibile realizzarla? «Da una parte mediante accordi sindacali coerenti con le richieste di un mercato che ormai è globale e che non controlliamo più, dall’altra con la disponibilità dell’impresa a distribuire una parte del reddito generato. E in mezzo devono esserci le Istituzioni, non solo per promuovere e coordinare i tavoli di confronto tra le parti, forti del loro ruolo super partes, ma più concretamente anche con una serie di azioni come il taglio della burocrazia e il potenziamento dei servizi alle imprese ma anche ai cittadini, costruendo le necessarie infrastrutture e così via». Da dove partire? «Come Cisl Vicenza lanciamo un appello in due direzioni. La prima è a ricercare il dialogo, però sui temi concreti e facendo propri anche i problemi di quelle che tradizionalmente sono considerate le “controparti”, perché altrimenti non ci può essere una vera alleanza. Il secondo appello è rivolto invece al mondo della politica: per costruire e tenere insieme questo tavolo di confronto è fondamentale che le istituzioni svolgano il ruolo di regolatori di questo dialogo, per il bene comune. E questo non è un tema della politica romana, questo è un ruolo che deve vedere protagoniste le istituzioni locali, come la Regione e la Provincia, o le stesse Amministrazioni Comunali, soprattutto nelle loro aggregazioni di programma. Oggi più che mai il mondo della politica ha la responsabilità di essere uno spazio di costruzione di alleanze, promuovendo e moderando il dialogo».