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Confartigianato

Gli artigiani affrontano il 2024 con positiva forza e cautela

Tra nuove e vecchie criticità

Ottimisti ma cauti. È quanto emerge dall’indagine sulle attese degli imprenditori vicentini per il 2024 realizzata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza. “La voce degli artigiani è per noi molto importante -spiega il presidente Gianluca Cavion-. Abbiamo bisogno di conoscere quanto più e meglio le nostre imprese e quindi capire dove e come intervenire a loro sostegno in termini di attività, servizi e a livello sindacale”. Quella dell’artigianato vicentino è una realtà che, nel III trimestre 2023, contava 23.023 imprese registrate, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,1%).  Imprese che anche per il 2024 si trovano ad affrontare vecchi problemi, come la mancanza di professionalità e competenze da inserire in azienda, e nuove criticità dovute alla situazione internazionale. “Quello del personale è un tema che ci vede impegnati su due fronti: dell’orientamento, con iniziative dedicate a famiglie e studenti che si apprestano alla scelta della scuola superiore, e quello del rapporto con le scuole, in particolare istituti tecnici e professionali e ITS, collaborando per la formulazione di percorsi di studi che possano fornire ai giovani le competenze di cui le imprese hanno bisogno – continua Cavion-. In merito invece alla situazione internazionale la nostra attenzione rimane alta considerato che costi di trasporto e materie prime incidono tanto sulla singola impresa quando sulle filiere.

Vicenza, con 2 milioni di euro di prodotti che prendono la via dell’estero, si conferma la 1ª provincia per export nel Veneto, naturale quindi che, a fronte della situazione nel canale di Suez, si guardi a nuove rotte e nuovi mercati”.

Sostenibilità e innovazione. Come si sta muovendo Confartigianato?
La nostra Associazione ha iniziato ad affrontare i temi della sostenibilità e dell’applicazione delle nuove tecnologie già qualche anno fa. Non a caso è stato creato il Digital Innovation Hub (DIH) e un Hub Impresa Sostenibile in grado di supportare le imprese rispettivamente per la transizione digitale e quella sostenibile. Si tratta di due realtà a cui possono rivolgersi le imprese artigiane per capire come meglio utilizzare le potenzialità delle tecnologie per favorire processi di produzione, utilizzo dei dati e tutela degli stessi. Quanto a Impresa Sostenibile è un punto di riferimento per tutti i servizi di Confartigianato legati alla sostenibilità con in più la consulenza per quelle imprese che vogliono fare di questo tema un tratto distintivo dell’attività. Ricordo che non esiste una dimensione d’impresa o una categoria privilegiata per fare innovazione o processi di sostenibilità: per tutti si tratta di nuove opportunità che non di rado trovano punti di convergenza interessanti.

Nuovi servizi che si affiancano a quelli di sempre.
Confartigianato al suo interno ha uffici e competenze qualificate sempre più articolate proprio per rispondere alle esigenze dei soci.

Dall’internazionalizzazione, ai bandi, dalla gestione dei rifiuti alle norme legate alla privacy, dalla contabilità al servizio fiscale, dai rapporti con le scuole fino ai corsi di aggiornamento, l’artigiano trova in Associazione un ventaglio di opportunità che gli permette di crescere professionalmente e come impresa.

Non ultimo anche il servizio trasmissione d’impresa a salvaguardia delle competenze che rendono le produzioni vicentine uniche.

Nel frattempo è stata approvata la Legge di Bilancio. Quale l’opinione di Confartigianato in merito?
La Legge di bilancio 2024 contiene molte misure d’interesse per gli artigiani e le piccole imprese.

Sono il risultato dell’azione di rappresentanza e delle battaglie condotte da Confartigianato. Nella consapevolezza che rimane alta l’attenzione ai conti pubblici, va alimentata la fiducia delle imprese e la crescita del Paese, puntando su una visione strategica complessiva che ne valorizzi i punti di forza e rimuova le criticità, come una burocrazia e una fiscalità asfissianti. Vanno quindi sostenuti gli investimenti e l’occupazione utilizzando gli strumenti del “pacchetto manovra”, compresa la piena realizzazione del Pnrr.