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Il servizio.

Un audit annuale per gli investimenti 4.0

Così si certifica la conformità degli acquisti agevolati

Come noto, le imprese che acquistano/acquisiscono beni strumentali nuovi ad elevato contenuto tecnologico ai sensi della normativa I4.0 beneficiano, dal 2020, di uno specifico credito di imposta, da utilizzare in compensazione di altre imposte e tributi. Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese e quelli in beni immateriali tecnologicamente avanzati, funzionali ai processi di trasformazione 4.0. In entrambi i casi sono previste diverse percentuali di beneficio in base all’investimento fatto. Il credito d’imposta è riconosciuto per gli investimenti effettuati fino al 30 giugno dell’anno successivo, a condizione che entro la data del 31 dicembre dell’anno in corso l’ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti pari al 20 per cento del costo di acquisizione. Per accedere al beneficio, le imprese devono produrre una perizia tecnica asseverata, rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti in albi professionali. Da questo documento deve risultare che i beni possiedono le caratteristiche tecniche richieste e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Pena la revoca del beneficio, è inoltre necessario conservare tutta la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. Fatture e altri documenti relativi all'acquisizione dei beni agevolati devono inoltre contenere l'espresso richiamo alla norma di riferimento.

Il credito di imposta derivante da tali investimenti è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dall'anno di avvenuta interconnessione dei beni. Da Luglio 2021, l'Agenzia delle Entrate ha rafforzato l'obbligo a carico delle imprese di dimostrare, in sede di un eventuale controllo, il mantenimento dei requisiti 4.0 durante tutto il periodo di fruizione dei benefici. L’Agenzia ha stabilito, ai fini dei successivi eventuali controlli, che la perizia 4.0 rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale abilitato, indispensabile al momento di effettuazione dell’investimento e della sua interconnessione per poter fruire dei benefici fiscali, non è sufficiente per dimostrare che il bene abbia rispettato tutti i requisiti per tutto il periodo di fruizione del credito di imposta.

In sostanza, la perizia rappresenta una “fotografia” dell’investimento ad una certa data e non può garantire la sua immodificabilità nel futuro. Alla luce di tali chiarimenti, Confartigianato Imprese Vicenza e in particolare l’Area Gestione di Impresa, propone alle aziende un servizio ad hoc, basato su un audit tecnico annuale, effettuato da un professionista abilitato, e il rilascio di una perizia semplice aggiuntiva, in modo da essere in grado di dimostrare, in maniera certa e con una spesa contenuta, la conformità alla legge dei beni agevolati per tutto il periodo di fruizione del beneficio.