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Focus.

Pnrr e fondi europei per i territori montani

Ecco come favorire il ripopolamento e la crescita delle "terre alte"

L’artigianato rappresenta circa il 30% delle imprese attive e degli addetti occupati dell’Altopiano dei Sette Comuni. È chiaro il ruolo e il peso delle imprese in questi territori, determinante per contrastare i problemi quali: spopolamento, invecchiamento della popolazione, perdita di servizi e di competitività. In questo senso si delineano due importanti opportunità che vedono impegnato il Raggruppamento di Asiago. La prima è l’attivazione del Bando Borghi Imprese, ovvero il fondo del PNRR a sostegno delle iniziative imprenditoriali dei Comuni assegnatari del “Bando Borghi, Linea B” che nell’Altopiano toccano Lusiana Conco, Enego e Foza. Quasi 2 milioni di euro in capo al Ministero della Cultura, a supporto dei progetti delle imprese di quei territori, in grado di contribuire alla strategia individuata dai Comuni nei propri Progetti Locali di Rigenerazione. Si sono individuati così i fabbisogni, gli ambiti prioritari e un piano di interventi sui quali Comuni e imprese dovranno impegnarsi per la realizzazione. L’obiettivo è mantenere e possibilmente incrementare i livelli occupazionali, soprattutto tra la popolazione giovanile e femminile, per contrastare il calo demografico. Confartigianato, coordinata alle altre Categorie Economiche, sta collaborando con i Comuni per informare e affiancare le imprese nell’accesso a questa opportunità.  Altro filone è la Strategia di Sviluppo Locale del GAL Montagna Vicentina 2023/2027. Sviluppo montano non significa solo sviluppo agricolo o del comparto turistico. Nella definizione dei prossimi strumenti a sostegno degli investimenti da parte delle imprese attive in montagna, Confartigianato ha presentato alcune necessità segnalate dalle imprese. È stato chiesto, per mantenere un tessuto economico dinamico e diversificato, che nella prossima programmazione possano accedere i settori della trasformazione dei prodotti agro-alimentari e forestali (latte, carne, farine, legno) collegate alle filiere locali o ai prodotti agricoli, come avvenuto in precedenza, e altri comparti determinanti per l’economia montana (costruzioni, impianti, riparazioni.. ) così come quelli che possono concorrere alla promozione del territorio (fotografi, comunicazione e produzione video…).