<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il punto di Roberto Stella.

Per l'Altopiano una strategia di riqualificazione immobiliare

Presidente del Mandamento di Asiago di Confartigianato Vicenza

«Turismo, sviluppo dei servizi e nuova residenzialità: in questo momento sono gli obiettivi su cui occorre concentrare gli sforzi per la rigenerazione e il rilancio del nostro territorio».

Non ha dubbi Roberto Stella, presidente del Mandamento di Asiago di Confartigianato Vicenza.

«Gli ultimi due anni - spiega il portavoce degli artigiani asiaghesi- hanno portato ad una riscoperta dell’Altopiano, tanto che il potenziale del luogo è stato rilanciato sia in termini di destinazione turistica, sia in vista di una residenzialità che va oltre la stagionalità. Per connettere la montagna alle nuove opportunità servono però servizi alle famiglie, infrastrutture fisiche per ridurre i tempi di percorrenza fisici e quelli digitali». «L’esperienza dell’isolamento vissuta con l’emergenza sanitaria - prosegue Stella - ha acceso un dibattito a livello nazionale sull’opportunità di riconsiderare i piccoli comuni ed i centri montani come luoghi di residenzialità. Dobbiamo quindi lavorare per rendere attrattivi e concorrenziali i nostri paesi. Ci sono buone pratiche sul territorio, che hanno dimostrato le potenzialità di un recupero in chiave ricettiva del patrimonio immobiliare e stanno innescando processi di rigenerazione e creando le condizioni per nuove iniziative imprenditoriali nell’ambito dell'ospitalità, nella ristorazione e in tutti i servizi turistici».

«In questo contesto, tanto per le imprese del sistema casa che per il patrimonio immobiliare del territorio nel suo complesso, lo strumento degli incentivi fiscali rappresenta certamente una buona opportunità di riqualificazione. Da subito – ricorda il presidente- abbiamo fatto presenti le nostre istanze sui tavoli nazionali affinché il Superbonus 110% potesse tradursi in un piano strutturato di riqualificazione orientato anche nella direzione della sostenibilità, tema sempre più centrale. Al contempo, abbiamo evidenziato le non poche difficoltà che hanno ostacolato l’attuazione della misura».

Proprio di recente. d'altro canto, Confartigianato ha contrastato l’ennesimo e inutile sbarramento burocratico al mercato delle riqualificazioni edili, ovvero l’introduzione dell’obbligo della qualificazione SOA e del DURC di congruità per le imprese che effettuano lavori legati ai bonus dell’edilizia.

«Lo abbiamo osservato all’inizio e continuiamo ad evidenziarlo: per attuare un serio piano di riqualificazione servono tempi e regole chiare – ribadisce Stella-. Eloquente che su una misura di sostegno all’economia e alla domanda si siano registrati più di cento emendamenti in due anni e mezzo. Tutti questi elementi, sommati all’inaccettabile marcia indietro sulla partita di acquisizione dei crediti prodotti dai lavori di riqualificazione, mettono a repentaglio non solo l’esito dell’iniziativa Superbonus 110% ma la tenuta stessa delle nostre piccole imprese in un momento in cui, invece, sarebbe quanto mai importante e fondamentale sostenerle».