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Il mondo che cambia

Artigiani: nuove sfide e molte opportunità

Dalla pandemia all'impennata dei prezzi

Nel giro di tre anni molte cose sono cambiate e mai come in questo ultimo periodo il concetto di ‘villaggio globale’ è apparso tanto attuale e al contempo complesso. Se fino a poco tempo fa, infatti, si vedevano solo gli aspetti positivi della globalizzazione, ora se ne scorgono anche le ombre. Dal- la pandemia al costo delle materie prime e delle forniture energetiche, quel che accade a livello anche geopolitico in altri Paesi o tra Paesi, tocca i nostri nervi scoperti.

È il caso delle forniture energetiche, settore in cui l’Italia sconta ritardi, decisionali e normativi, spesso dettati da logiche elettoralistiche più che economiche e sociali. Emerge così con evidenza la necessità di non dipendere dagli altri per mandare avanti la nostra economia. Che è fatta da tante micro e piccole imprese artigiane (il 99% del totale imprese italiane). Un tessuto produttivo che in questi ultimi tre anni ha pagato un conto salato - prima con i lockdown, poi con gli aumenti dei prezzi delle materie prime e ora con i costi dell’energia - ma che che non ha mai smesso di crederci, tanto è forte la responsabilità sociale di questi imprenditori verso i propri dipendenti e i territori di appartenenza.

Potendo poi contare sul supporto di Confartigianato Imprese Vicenza, gli artigiani hanno toccato con mano l’importanza della rappresentanza delle proprie necessità, istanze, preoccupazioni. Ora si apre una fase nuova in cui la transizione digitale e quella ecologica non ammettono ritardi. Sul tema delle nuove tecnologie, e il loro utilizzo anche nelle PMI, le imprese trovano in Confartigianato chi è pronto ad accompagnarle. Con l'impresa sostenibile l’associazione si fa promotrice di iniziative e progetti che vanno verso una sostenibilità a 360 gradi: dalle fonti energetiche alternative ai processi di produzione e consumo nei diversi settori produttivi, fino alla sostenibilità sociale dentro e fuori i cancelli delle imprese. Proprio attorno a quest'ultimo aspetto è partito il progetto Capitale Umano inteso non solo come inserimento di nuove risorse in azienda, ma soprattutto, come valorizzazione di quelle già presenti. Naturalmente, in questo momento, c’è anche molta attenzione verso gli inevitabili risvolti sull’export della situazione geopolitica.