La passione per la cucina ed il mondo della ristorazione spinge numerosi appassionati ad accarezzare il sogno di aprire un piccolo ristorante. Si tratta di un’avventura estremamente complessa: un’attività di ristorazione è un’impresa come qualunque altra, dove il fine ultime è sostenere le spese e generare un utile. Al di là della passione e dell’entusiasmo, l’operazione va pianificata sin nei minimi dettagli al fine di scongiurare, per quanto possibile, disastrosi fallimenti. In prima battuta è necessario studiare il mercato locale e identifica la concorrenza: valutare la possibile domanda del pubblico per il tipo di cucina che si andrà ad offrire è essenziale per il passo successivo del progetto, ovvero stilare un dettagliato business plan. Il business plan deve includere budget, proiezioni finanziarie, analisi scrupolosa dei costi, strategie di marketing e piani operativi. Uno dei principali ostacoli nell’apertura di un ristorante è rappresentata dagli aspetti burocratici e normativi, troppo spesso sottovalutati dal neo-imprenditore, concentrato su altri temi più “concreti” come l’organizzazione della cucina e l’allestimento della sala per i clienti. Quanto scritto finora non ha il fine di dissuadere aspiranti gestori di un ristorante: la voglia di mettersi in gioco e la passione per la cucina possono dare vita a splendide avventure imprenditoriali, occorre solo valutare con lucidità tutti gli ostacoli lungo il percorso, sul piano organizzativo, burocratico ed economico.