Tra le passioni degli italiani, rientra senza ombra di dubbio la buona cucina, in tutte le sue innumerevoli sfaccettature. In questo contesto, sono sempre di più le persone che scelgono si frequentare dei corsi per affinare le proprie capacità tra i fornelli, per diletto o con finalità professionali. Il settore dei corsi di cucina nel corso degli anni ha subito una profonda trasformazione: oggi l’offerta è straordinariamente ampia ed articolata. L’aspirante chef può partire da diversi tipi di corso base, molto spesso dedicati specificamente ad un aspetto del lavoro in cucina. Troviamo poi i corsi di affinamento e specializzazione dedicati a cuochi esperti: si va dalla preparazione dei secondi di carne come gli arrosti alla panificazione, fino ad arrivare a stage specifici per la produzione di lievitati di stagione come pandoro o panettone. Non mancano poi i corsi dedicati alla scoperta di nuovi orizzonti, ovvero alla cucina etnica.
Imparare le basi è fondamentale
Imparare a lavorare in cucina rappresenta una grande sfida, da affrontare con il necessario know how. Molte lavorazioni di base richiedono assoluta maestria, indispensabile nel caos ordinato di un servizio nella cucina di un ristorante affollato di avventori affamati: imparare a pianificare e coordinare i tempi di preparazione è cruciale per evitare che alcuni componenti del piatto siano pronti troppo presto o troppo tardi. Tagliare correttamente frutta, verdura, carne e altri ingredienti può sembrare banale ma è una competenza chiave in cucina. Altri corsi riguardano la preparazione degli ingredienti, ovvero la pulizia, la pelatura e la preparazione degli ingredienti di base. Imparare a cuocere correttamente i cibi è un’altra sfida, davvero complessa. Un bravo cuoco deve padroneggiare la cottura al forno, a vapore, la grigliatura, la frittura. Cucinare è un’arte complessa: per padroneggiarla occorrono studio, dedizione e pratatica. Un corso è il modo migliore per iniziare.