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INTERVENTI

«Offrire occasioni per crescere e mettere al centro il merito»

«La piccola provincia ha il suo fascino, offre una qualità della vita che diventa un elemento capace di attrarre talenti da fuori». Soprattutto se in quella provincia operano aziende ad altissima tecnologia capaci di diventare riferimento mondiale nel proprio settore. Giovanni Dal Lago, Ceo e cofondatore di Officine Stellari, parla per esperienza, perché la sua azienda è un caso esemplare di attrazione di cervelli anche da città importanti, pronti a venire lavorare a Thiene, in una realtà come la sua (quotata in Borsa) che produce telescopi, lenti e specchi usati per applicazioni terrestri e spaziali e che ha come clienti principali la Nasa, l'Agenzia spaziale europea, la Difesa. Officine Stellari, dunque, è un caso di azienda della provincia vicentina che chiama giovani altamente preparati da fuori. «Fare rientrare un cervello, dovendo confrontarsi anche con retribuzioni diverse, è difficile - dice Dal Lago -. Un elemento che conta è anche la possibilità di fare formazione interna». Sì perché i giovani migliori, se possono scegliere, vanno dove trovano occasioni professionali che permettono di crescere. Lo conferma anche Cristina Scocchia, amministratore delegato di Kiko e componente del Cda di Exxilor Luxottica e Illy. «Andare all'estero è sempre importante perché è un'occasione per crescere e confrontarsi - osserva -. Il punto è che quando sei cresciuto professionalmente devi avere voglia di tornare, e allora le nostre aziende devono offrire un percorso di carriera e l'opportunità di continuare a crescere. Per attirare i giovani dovremmo mettere al centro il merito, e poi comunicarlo. I Millennials e i giovani della Generazione Zeta guardano al contenuto del lavoro più ancora che allo stipendio, sanno ciò che gli piace e che li motiva, vogliono flessibilità per godersi la vita al di là della carriera». E poi sono una generazione che crede molto ai valori, un tema da tener presente e su cui, lo hanno detto in tanti nel corso dell'assemblea, bisognerà costruire il modo di fare impresa dei prossimi anni. «È una generazione che crede davvero alla responsabilità sociale e ambientale e se vedono che questi sono anche i valori dell'azienda diventa più facile trattenerli» ha osservato Scocchia. Un punto critico, per chi fa impresa e cerca determinate figure professionali, rimane quello dei percorsi formativi. «Il nostro sistema scolastico ha bisogno di evolvere - osserva Cristina Scocchia -. Bisogna cambiare le materie, iniziare a insegnare alcune materie fondamentali anche in inglese, promuovere di più il merito anche tra gli insegnanti. Diciamo che bisognerebbe mettere mano a una riforma complessiva». S.T. © RIPRODUZIONE RISERVATA