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LE REAZIONI

«A scuola a parlare di imprese» «Momento storico da sfruttare»

«Giusto che i giovani vadano a fare un'esperienza all'estero, ma poi è bene che tornino» «Abbiamo aziende tecnologicamente avanzate, i nuovi talenti diventano fondamentali»

Promossa a pieni voti. È unanime la soddisfazione di delegati e imprenditori per un'assemblea che ha trattato temi importanti, dando nuovi spunti e innescando riflessioni soprattutto riguardo al rapporto con i giovani.

Beltrame: «Comunichiamo le aziende» «L'assemblea ha toccato temi molto attuali - sottolinea Barbara Beltrame Giacomello, di Acciaierie Beltrame, vicepresidente nazionale di Confindustria - come i giovani e il sistema duale di alternanza scuola lavoro, in cui crediamo e che è stato tolto nonostante sia fondamentale. Mi sono piaciuti molto i giovani che hanno parlato: come hanno detto, dovremo impegnarci per comunicare le nostre aziende, abbiamo le ultime tecnologie, il welfare aziendale e il lavoro non è ripetitivo come credono. Dobbiamo andare nelle scuole a spiegarlo. In questi ragionamenti, però, non ho visto la loro parte, quella del dovere e dei sacrifici, che tutti dobbiamo fare. È bello lavorare per un marchio "figo", ma bisogna esserne all'altezza e impegnarsi per arrivarci». Bene anche l'intervento di Bonomi: «cerca sempre il dialogo con il Governo, in questo senso c'è un cambio di passo nelle relazioni e non possiamo che esserne felici».

Pedon: «Far entrare i giovani nelle imprese» Osservazioni simili quelle di Remo Pedon, tesoriere dell'Associazione e titolare dell'omonima azienda di Colceresa. «È stata un'assemblea molto interessante, la chiusura di Bonomi è stata ricca di temi sempre cari a noi. Come aziende ci siamo, l'importante è che ci siano anche gli altri. Riguardo ai giovani, vogliamo che vadano a fare un'esperienza all'estero ma poi ritornino. È importante lavorare sulla comunicazione, perché la fabbrica è diversa rispetto a una volta. Facciamo cose straordinarie, basta far entrare i giovani in azienda perché si appassionino. A visitarci vengono classi già dalle elementari e i bimbi sono affascinati».

Bragagnolo: «Pronti per un Patto» Soddisfatto della condivisione riscontrata è Mirko Bragagnolo, della Mach-Trade di Bassano, presidente del Comitato Piccola Impresa. «Abbiamo visto che c'è una comunione d'intenti molto positiva. Si è parlato di giovani e responsabilità: siamo di fronte a un rimbalzo che deve diventare una crescita, perché i fondi europei rappresentano un'ulteriore responsabilità nei confronti delle nuove generazioni, visto che è altro debito che andiamo ad acquisire. Siamo tutti pronti per un patto, noi imprese ci siamo, le piccole come le grandi. Le piccole con la pandemia si sono trovate fuori dalla filiera e ora devono investire per rientrare. Si sono indebitate per superare il Covid, adesso devono farlo per crescere».

Calearo Ciman: «Sentirsi parte di un tutto» Sottolinea lo spirito di unità che si respirava in assemblea anche Massimo Calearo Ciman, di Calearo Antenne di Isola. «Complimenti alle donne e bravissima Laura Dalla Vecchia, non era facile organizzare un'assemblea dopo la pandemia, con così tante persone. È un momento molto difficile, con la crisi dei componenti elettronici, delle materie prime, dell'auto, che stiamo vivendo sulla nostra pelle, ma in assemblea ti senti parte di un sistema ed è fondamentale. In un momento come questo Confindustria dà la forza di stare insieme».

Zelcher: «Non sia un fuoco di paglia» Parla di futuro e responsabilità anche Renato Zelcher, della Crocco di Cornedo. «Ottimi sia l'intervento della presidente Dalla Vecchia che quello di Bonomi, come all'assemblea di Confindustria a Roma si respirava un clima di positività. Però questo momento bisogna sfruttarlo al meglio, è un momento storico, con una crescita del Pil al 6%, ma non deve essere un fuoco di paglia. I fondi europei e il Pnrr danno la possibilità di fare cose per le quali mancavano le risorse, ma dobbiamo spenderli presto e bene per creare i presupposti di una crescita duratura, altrimenti andremo a rovinare le prossime generazioni. Sono fiducioso su ciò che stanno facendo Draghi e Cingolani, ora ognuno deve fare la sua parte».

Carboniero: "Importanti le infrastrutture» Massimo Carboniero, della Omera di Chiuppano, guarda anche alle infrastrutture. «Sono stati toccati argomenti importanti per il futuro delle aziende e della nostra zona. A partire dai giovani, che devono restare, perché abbiamo aziende tecnologicamente avanzate, e i talenti che si intendono di elettronica, meccatronica, informatica, scienze dell'automazione sono fondamentali. Quindi ben vengano sia le iniziative per renderci attraenti, sia gli investimenti in infrastrutture, che permettono di arrivare qui da noi facilmente sia dall'Italia che dall'estero. Questo permette di attirare le persone non solo per venire a lavorare, ma anche per vedere le nostre aziende, con benefici per il nostro export. Speriamo che, come promesso da Zaia, il tratto di Pedemontana fino a Spresiano sia completato entro fine anno. E, ancora più importante, speriamo di avere l'innesto di Montecchio nel 2022».. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Maria Elena Bonacini