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L’agevolazione

Bonus prima casa: cos’è e come funziona

By Athesis Studio

Comprare la prima casa è uno degli obiettivi più importanti per tantissime persone e molte coppie, spesso anche di giovane età. Realizzare questo sogno è un po’ più semplice grazie a un’agevolazione apposita, tra le più apprezzate insieme a quelle previste per le ristrutturazioni edilizie.

 

Il Bonus prima casa, all’atto pratico, si configura come una riduzione delle imposte di registro, ipotecarie, catastali e in materia di IVA, purché si rispettino precisi requisiti.

 

Cosa serve sapere

Entrando più nel dettaglio del funzionamento del Bonus prima casa, va prima di tutto ricordato che le agevolazioni cambiano se l’immobile viene acquistato da un soggetto privato o da un’impresa soggetta a IVA.

 

Più nello specifico, se si compra da un privato o da un’azienda in esenzione IVA è prevista:

  • la riduzione dell’imposta di registro dal 9% al 2%, da calcolare in base al valore catastale dell’immobile
  • imposta ipotecaria e imposta catastale fissate a 50 euro.

 

Se, al contrario, si compra da un’impresa è prevista:

  • la riduzione dell’imposta IVA dal 10% al 4%
  • imposta di registro, ipotecaria e catastale fissate a 200 euro ciascuna.

 

Nel caso in cui si acquisti casa da un’agenzia immobiliare è prevista la possibilità di usufruire di una detrazione Irpef del 19% sui compensi erogati all’agenzia per un importo massimo di 1000 euro.

 

Attenzione ai requisiti

Per quanto riguarda i requisiti, chi compra la prima casa deve:

  • non essere proprietario di un immobile adibito ad abitazione nello stesso Comune nel quale si richiedono le agevolazioni per l’acquisto della prima casa
  • non essere titolare di diritto di uso, usufrutto o abitazione di un altro immobile ubicato nel Comune
  • avere la residenza – o stabilirla entro 18 mesi – nel Comune in cui si desidera acquistare l’immobile usufruendo delle agevolazioni fiscali (in alternativa al trasferimento, si può dimostrare che la sede di lavoro è nel Comune dove è ubicato l’immobile)
  • non essere titolare di abitazioni in tutto il territorio nazionale acquistate con agevolazioni. In caso lo fosse, deve venderle entro un anno.

 

Da sottolineare, poi, che le categorie catastali ammesse alla ricezione del bonus non prevedono gli immobili inseriti nelle fasce A1, A8 e A9: di fatto, quindi, il bonus viene escluso per le abitazioni di lusso.

 

I casi particolari

Nel rispondere ad alcuni quesiti, l’Agenzia delle Entrate ha anche fatto chiarezza su alcune situazioni particolari e sulla possibilità, in queste evenienze, di poter usufruire della agevolazione. In particolare, per quanto riguarda gli acquisti per successione e donazione è possibile usufruire del Bonus prima casa con imposta ipotecaria e catastale a prezzo equiparato a quello degli acquisti dalle imprese costruttrici, e quindi con prezzo fissato a 200 euro.

 

Inoltre, per chi vende una casa e effettua un nuovo acquisto è possibile sottrarre all’imposta da pagare quella già versata con la precedente acquisizione dell’immobile, a patto però di vendere e riacquistare casa entro 12 mesi.

 

Sembra scontato dirlo, ma per poter usufruire dell’agevolazione legata alla prima casa vanno rispettate con cura tutte le norme previste, pena il decadimento della possibilità di poter usufruire del bonus stesso. Questo, in particolare, è previsto se

  • vengono rilasciate dichiarazioni false in sede di registrazione degli atti
  • non viene effettuato il trasferimento nel Comune dove è ubicato l’immobile nel termine previsto di 18 mesi. Nel caso in cui la casa acquistata non fosse ancora pronta, norma vuole che sia necessario trasferirsi in un altro immobile dello stesso comune.