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Oggi pomeriggio a Verona

«L'offerta incontra la domanda. Dagli Its risultati eccezionali»

L'Antica Dogana di fiume. Qui oggi pomeriggio è in programma l'appuntamento "New Job" del Gruppo Athesis
L'Antica Dogana di fiume. Qui oggi pomeriggio è in programma l'appuntamento "New Job" del Gruppo Athesis
L'Antica Dogana di fiume. Qui oggi pomeriggio è in programma l'appuntamento "New Job" del Gruppo Athesis
L'Antica Dogana di fiume. Qui oggi pomeriggio è in programma l'appuntamento "New Job" del Gruppo Athesis

Dove va il "nuovo lavoro" al tempo della Grande Trasformazione? È la domanda che riceverà risposta oggi, dalle 18 alle 20 all'Antica Dogana di fiume a Verona, in occasione dell'evento "Athesis New Job", organizzato dal Gruppo Athesis per incontrare imprenditori e futuri lavoratori, categorie economiche e studenti, responsabili del sistema educativo e giovani tiktoker. In sostanza, per informare le nuove generazioni sulle nuove frontiere del lavoro, segnalare le aziende del territorio più innovative e in cerca di giovani talenti, favorire un nuovo sistema educativo più vicino ai reali bisogni del mondo del lavoro.

Questi sono gli obiettivi di fondo dell'intero progetto denominato "Athesis New Job", ideato e promosso dal Gruppo Editoriale Athesis per affrontare un paradosso cresciuto nel paese in questi anni e diventato ancora più evidente al momento di uscire dalla pandemia: da una parte tante aziende che vorrebbero assumere ma non trovano personale, dall'altra un alto numero di giovani senza lavoro o con impieghi precari e prospettive ancor più incerte. Del progetto fa parte anche l'inserto redazionale dedicati a "New Job" in allegato all'edizione di oggi dei quotidiani Athesis.

Una fotografia del lavoro. Oggi alle 18, dunque, il via all'evento, che vedrà la presenza anche del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e dell'assessore al lavoro del Veneto Elena Donazzan. L'antenna delle giovani generazioni sarà captata dai ragazzi del progetto "Unfluencer", che con oltre 2 milioni di follower sta creando attorno a sè un crescente interesse per il modo originale di trattare le tematiche legate a formazione, lavoro e scuola. L'incontro (diretta sui siti e sui social del Gruppo Athesis e su ansa.it, partner dell'iniziativa) vedrà tra gli altri gli interventi del vicepresidente nazionale di Confindustria con delega al lavoro Maurizio Stirpe, di Vendemiano Sartor di Confartigianato nazionale e di Giulio Romani segretario confederale Cisl.

Battistella: «Entusiasta degli Its». Si parlerà dunque anche e soprattutto di come favorire l'incontro tra "offerta" e "domanda" di lavoro, proprio perché il divario attuale che separa l'una dall'altra rischia di compromettere le possibilità di rilancio delle imprese. Uno degli strumenti di cui in questi anni si è dimostrata l'utilità è quello degli Its, percorsi post-diploma che preparano professionalità specifiche all'ingresso nel lavoro. «Gli Its stanno svolgendo un lavoro eccezionale, la scuola italiana ha fatto un grande passo avanti con questa nuova istituzione scolastica - osserva Francesco Battistella, titolare della Amer di Valdagno -. Noi in azienda abbiamo preso parecchi ragazzi usciti dall'Its Meccatronica e sono stato entusiasta della preparazione con cui arrivano in azienda, le esperienze che abbiamo fatto insieme sono state di primissima qualità. Certo devono anche essere messi in grado di essere sempre al passo con i cambiamenti: le tecnologie sono in continua evoluzione e le situazioni in futuro potrebbero presentare aspetti che adesso nemmeno immaginiamo, quindi occorre che gli Its possano avere sempre l'aggiornamento adeguato». C'è anche un altro aspetto, sottolinea Battistella, ed è quello che riguarda l'aggiornamento di quanti già lavorano in azienda: «Purtroppo non hanno dei percorsi formativi ben precisi, rendendo necessario che siano le aziende a realizzarli, per avere persone aggiornate sulle nuove tecnologie. Non so se gli Its possono avere un'appendice anche per queste situazioni, sarebbe opportuno che questo aspetto venisse tenuto in considerazione».

Salamon: «Serve saper attirare i talenti». Un tema al centro di "Athesis NewJob" è anche quello di cosa serve per essere attrattivi come aziende e come territorio nei confronti dei talenti, per evitare di perderli. «Io non sono pessimista sul futuro del lavoro nel Veneto in termini quantitativi, perché la nostra regione ha già dimostrato di saper reggere molto bene e di superare anche i momenti di crisi, come il Covid, ricostruendo i posti di lavoro - osserva Marina Salamon, imprenditrice e presidente di Altana e Alchimia -. Il problema, più che quantitativo, è quello di riuscire a far incontrare domanda e offerta di lavoro: questo è un aspetto più serio, perché i nostri giovani più qualificati stanno emigrando all'estero, o a Milano, in una percentuale molto più elevata del passato. Credo che lo sviluppo economico sia legato non soltanto ai capitali e ai macchinari, ma anche alle persone. Quindi se tutta una serie di competenze se ne va dal Veneto occorre chiedersi come fare a garantire uno sviluppo positivo delle nostre aziende». La risposta, o una sua buona parte, può arrivare dagli stessi imprenditori. «Secondo me dobbiamo imparare a gestire ben oltre il fattore economico delle remunerazioni - osserva Salamon - e a ragionare in termini di competenze organizzative, di apertura al futuro, ma anche sviluppando l'attenzione al welfare, perché i giovani talenti oggi scelgono dove andare a lavorare anche in base al "pacchetto" complessivo che le aziende offrono, che va al di là dello stipendio e riguarda le prospettive di crescita e un insieme di condizioni di lavoro capaci di attirare le persone».

Stefano Tomasoni