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FOCUS

Ci si licenzia per il salario e per vivere meglio

La ricerca di orari migliori incide di più nel Bresciano e Veronese e riguarda commercio, turismo e aziende con meno di 9 addetti

Sul fenomeno delle dimissioni volontarie dei dipendenti l’indagine ha raccolto non l’opinione dei diretti interessati, ma l’idea che se ne stanno facendo i datori di lavoro, ovvero il punto di vista delle imprese. L’idea che alla base delle dimissioni vi sia la motivazione della ricerca di una migliore remunerazione prevale di misura su quella del tempo libero. Se però associamo i due valori con centralità il lavoro (più remunerazione e più soddisfazione), sono due percentuali sotto i valori legati alla qualità della vita (più tempo libero e meno stress). È molto interessante, per capire di più, incrociare le risposte con le tre variabili dei territori, dei macro settori e delle dimensioni d’impresa. La ricerca di una maggiore remuneratività del lavoro prevale nell’industria e nelle aziende oltre i 20 addetti. La ricerca di più tempo libero, invece, è agli antipodi, prevale sempre nel Bresciano e nel Veronese ma riguarda il settore commercio e turismo e le aziende con meno di 9 dipendenti. In queste realtà è venti punti sopra l’industria. La ricerca di meno stress prevale nel Veronese, nei servizi e sempre nelle aziende più piccole. Infine la ricerca di un lavoro di maggiore soddisfazione primeggia nel Vicentino con valori più alti, nei servizi e nelle aziende maggiori. L’opinione delle imprese è che nei lavoratori/trici prevale la qualità della vita rispetto alla qualità del lavoro (e meglio pagato), ma con uno scarto minimo. In estrema sintesi, nell’industria e nei servizi si sta verificando, secondo i titolari, un processo di dimissioni alla ricerca di lavori pagati meglio, con più realizzazione e facendo valere, da parte dei lavoratori, un maggior peso contrattuale (56,9% delle risposte). Per converso, nel commercio e turismo, alla base delle dimissioni, soprattutto nelle realtà di minori dimensioni, prevale l’aspettativa di poter avere più tempo libero e di essere meno stressati. Si osservi il valore molto basso, nel commercio e turismo, sulla remunerazione del lavoro: è indice incontrovertibile che i dipendenti non avvertono una penalizzazione di quel tipo, ma molto di più, soffrono i ritmi di lavoro.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA