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LA STORIA DELLA MONTE PASUBIO/4

Un nuovo vessillo nell’anno che segna il cambio del nome

By Athesis Studio
Teatro Olimpico Il monumento ha ospitato nel 2017 il 95° anniversario della fondazione della sezione FOTO VALLEIl raduno intersezionale Gli alpini in piazza dei Signori il 24 aprile 2016L’incontro L’assemblea generale 2020 con le regole anti Covid  FOTO CEOLA
Teatro Olimpico Il monumento ha ospitato nel 2017 il 95° anniversario della fondazione della sezione FOTO VALLEIl raduno intersezionale Gli alpini in piazza dei Signori il 24 aprile 2016L’incontro L’assemblea generale 2020 con le regole anti Covid FOTO CEOLA
Teatro Olimpico Il monumento ha ospitato nel 2017 il 95° anniversario della fondazione della sezione FOTO VALLEIl raduno intersezionale Gli alpini in piazza dei Signori il 24 aprile 2016L’incontro L’assemblea generale 2020 con le regole anti Covid  FOTO CEOLA
Teatro Olimpico Il monumento ha ospitato nel 2017 il 95° anniversario della fondazione della sezione FOTO VALLEIl raduno intersezionale Gli alpini in piazza dei Signori il 24 aprile 2016L’incontro L’assemblea generale 2020 con le regole anti Covid FOTO CEOLA

Gli anni ’90 partono in quarta in un crescendo che, si può dire, non si ferma più. Il 1991 è un vero e proprio anno d’oro. Dodici mesi indimenticabili non tanto o non solo per la sezione alpina di Vicenza quanto per l’intera città e per tutta la provincia berica. Si parte con l’adunata nazionale degli alpini (ne parleremo in un articolo dedicato) ma anche con lo sbarco di Papa Giovanni Paolo II che, arrivando a Vicenza, aggiunge un mattoncino alla storia (lo raccontiamo nell’approfondimento qui accanto). Due eventi che vedono il coinvolgimento straordinario degli alpini. Se per l’adunata è facile capire l’impegno delle penne nere, è bene sottolineare l’apporto logistico che i volontari dell’Ana hanno saputo regalare per il secondo memorabile avvenimento. Un lavoro continuo e instancabile che ha rinsaldato una volta di più, se ce ne fosse stato bisogno, il rapporto tra penne nere e cittadinanza.

Più i ricordi si avvicinano ai giorni nostri, più si fanno nitidi. Alla fine del ’91, proprio per sottolineare quanto fatto durante i dodici mesi precedenti, l’amministrazione comunale guidata per la prima volta da Achille Variati, decise di conferire la medaglia d’oro alla sezione quale associazione benemerita. Intanto, nel 1992 la Monte Pasubio soffiò su una torta con 70 candeline, potendo contare su un “esercito” composto da 135 gruppi e un totale di 20 mila iscritti. Si può dire che ormai gli alpini nel Vicentino si “diano per scontati” e non con accezione negativa. Anzi. Sono parte del tessuto sociale e della solidarietà in maniera del tutto naturale. Ci si meraviglia se in alcune manifestazioni non sono coinvolti e non si vede almeno una penna nera. È il coronamento di un'azione infaticabile di tutti i direttivi che si sono succeduti negli anni e che, anche in vista del nuovo millennio, non smettono di lavorare per consolidare la presenza sul territorio e nelle realtà sociali attraverso la protezione civile, le attività sportive ma soprattutto la trasmissione dei valori alpini alle nuove generazioni. Un altro successo perché l’inevitabile invecchiamento dei soci e la sospensione della leva obbligatoria non intaccano la quota dei soci. Alla sezione viene affidato per ben due volte il compito di organizzare ed ospitare l’annuale raduno Triveneto a Arzignano (2007) e Schio (2013) con ottimi risultati organizzativi e di partecipazione. Per questo, anche in concomitanza con il centenario della Strafexpedition (2016) la sezione presenta la propria candidatura per ospitare l’adunata nazionale. Le cose non vanno come sperato ma questo non impedisce di onorare al meglio la ricorrenza con manifestazioni di carattere nazionale quali la rassegna corale alpina, il raduno nazionale delle fanfare dei congedati ma anche, per la prima volta nella storia, il raduno intersezionale delle cinque orgogliosissime sezioni Ana della provincia di Vicenza.

È il 2017 la data che porta a un cambiamento formale (ma non solo) che resterà nella storia: il direttivo di sezione approva all’unanimità (con l’avallo del nazionale) il cambio di denominazione da “Sezione Ana di Vicenza” a “Ana Sezione di Vicenza Monte Pasubio”. Lo stesso anno, il labaro nazionale con il presidente nazionale partecipa al tradizionale pellegrinaggio annuale al sacello ossario del monte Cimone di Tonezza. Lo stesso anno, ricordando la Vittoria, durante una cerimonia al teatro Olimpico la sezione ha festeggiato il 95° anniversario della fondazione con la benedizione e consegna ufficiale del nuovo vessillo che si era reso necessario soprattutto dopo la nuova intitolazione. Per capire la “potenza di fuoco” della sezione, nel 2017 i soci hanno svolto 136 mila ore lavorative e donato 132 mila euro, valori stabili anche tre anni più tardi: nel 2020 sono state registrate 131 mila ore di lavoro e donazioni per 151 mila euro. Alla chiusura dei conti di un anno complicato come il 2020, il bilancio sociale della sezione Monte Pasubio è florido: la sezione, pur con tutti i problemi di ricambio di cui abbiamo già accennato, può contare su una forza di iscritti pari a 13.998 soci, 3.551 aggregati e 104 amici degli alpini.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Karl Zilliken