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IL GRUPPO

Le “Penne rosa” sono un primato a livello nazionale

L’anno prossimo un treno storico che ricorderà il viaggio per la leva
By Athesis Studio
Il gruppo Le Penne rosa durante un incontro ad Arzignano nel 2016
Il gruppo Le Penne rosa durante un incontro ad Arzignano nel 2016
Il gruppo Le Penne rosa durante un incontro ad Arzignano nel 2016
Il gruppo Le Penne rosa durante un incontro ad Arzignano nel 2016

Non solo nere. Le penne alpine si tingono anche di rosa, un unicum in tutta Italia. Merito dell’intuizione del presidente Luciano Cherobin, che nel 2013 dette vita alle “Penne rosa”, un gruppo dedicato alle donne alpine, nonché alle figlie, alle mogli, alle mamme degli alpini. Un progetto ideato per sostenere soprattutto le famiglie dei militari all’estero oltre che per fornire un contributo all’attività della sezione. «La sezione vicentina è l’unica in cui è presente questo gruppo al femminile composto da una quindicina di donne – racconta Cherobin -. Ci siamo accorti dell’esigenza da parte delle famiglie degli alpini impegnati in operazioni all’estero di avere un sostegno morale. Da qui l’idea di organizzare alcune attività per esprimere vicinanza a mogli, fidanzate e madri degli alpini in servizio, ad esempio, in Afghanistan o in Libano, ma anche alle famiglie dei militari del sud che prestano servizio a Belluno». Attività che si traducono in occasioni di incontro e di aggregazione. E non mancano momenti di riflessione sul ruolo delle donne nell’esercito. Il gruppo, coordinato da Annalisa Gambaretto, moglie dell’alpino Francesco Antoniazzi, coordinatore sezionale della protezione civile, ha già organizzato eventi culturali in vista del centenario della “Monte Pasubio” e per il 2022 ha in agenda un’altra iniziativa: «Organizzeremo per settembre un treno storico, con tratta Vicenza-Belluno – anticipa Gambaretto -. Sarà un modo per ricordare il viaggio che facevano gli alpini quando partivano da casa per andare a fare il servizio militare». •. L.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA