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DECRETO ENERGIA

Previste procedure più snelle per il fotovoltaico nei centri storici

Semplificare. La parola d’ordine dettata dal Decreto Energia dello scorso aprile non lascia dubbi. Dall’installazione di impianti fotovoltaici sugli edifici, anche nei centri storici, all’ampliamento della possibilità di ricorrere al modello unico semplificato, dall’estensione del Superbonus anche alle sonde geotermiche alla revisione dei requisiti degli impianti termici.

L’obiettivo di fondo rimane sempre lo stesso: facilitare la diffusione delle rinnovabili. La recente crisi con la Russia, con lo spropositato aumento del costo del gas, non ha fatto che accelerare il processo verso queste fonti di produzione di energie alternative a quelle tradizionali.

Ecco, allora, che, secondo il disegno di legge per la conversione del Decreto “Energia”, l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra, e la realizzazione di tutte le opere funzionali alla connessione alla rete elettrica, non saranno più subordinate all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso, ma saranno qualificate come manutenzioni ordinarie. A fare eccezione aree o edifici classificati di “notevole interesse pubblico”, per i quali sarà necessaria l’autorizzazione, mentre sugli immobili di pregio e nei centri storici si potranno installare in edilizia libera pannelli integrati nelle coperture, non visibili dagli spazi pubblici esterni e panoramici.