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Casa protetta con il cappotto giusto

Materiali naturali o sintetici da applicare alle pareti per regolare la temperatura

Quale cappotto scegliere per isolare le pareti di casa? La scelta non è semplice, vista la grande varietà di soluzioni presenti sul mercato a costi nettamente differenti, a seconda della qualità e della resa.

A grandi linee si possono individuare materiali naturali e sintetici, entrambi ottimi isolanti termici, ma con altre caratteristiche che li contraddistinguono. Quelli naturali, come, ad esempio, fibra di vetro, fibra di legno, sughero e lana di roccia, fungono da isolanti acustici, oltre ad avere una durata più lunga.

Tra i materiali sintetici più utilizzati, invece, ci sono il pvc, il poliuretano espanso e quello estruso. Se le loro prestazioni termiche sono ottime, la densità degli ultimi due può creare qualche problema nel tempo, perché, a causa delle escursioni termiche, possono deformarsi e creare danni alle pareti.

Al di là del prodotto individuato come ideale per la propria abitazione, un altro elemento fondamentale per garantire un buon efficientamento dell’edificio è lo spessore del cappotto termico esterno, che può andare da 5 a 24 centimetri. A fare la differenza è lo stato delle pareti e del tetto al momento dei lavori oltre alle fasi di incollaggio e alla finitura esterna, che contribuiscono ad un aumento di spessore. Queste misure variano da caso a caso ed è la ragione per la quale vanno affidate a personale esperto.