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Ipocausto globale.

Intercapedini ad hoc per la temperatura ideale

L’ingegnoso metodo ad alta efficienza energetica

Si chiama ipocausto l’ultima novità in materia di climatizzazione degli ambienti domestici. Anche se, a dire il vero, non si tratta di una vera e propria novità, bensì della versione moderna della tecnica utilizzata dagli antichi Romani per riscaldare le loro terme, che facevano passare i fumi prodotti dai fuochi a legna in una intercapedine sotto il pavimento della parte calda dei bagni pubblici. A brevettare l’ingegnoso metodo è un’azienda friulana, la Evoluthion srl di Premariacco, in provincia di Udine, che ha trovato il modo di adeguare la climatizzazione delle case ad alta efficienza energetica ai livelli raggiunti da altri elementi di questo tipo di architettura, come isolamento, pompe di calore e infissi.

In cosa consiste, dunque, l’ipocausto globale? Si tratta della realizzazione di una intercapedine non solo sotto il pavimento, ma anche dietro alle pareti e sopra il soffitto di tutte le stanze della casa. In questo modo l’aria calda o fredda circola nell’intercapedine senza mescolarsi con quella delle stanze e garantisce una temperatura uniforme e costante, con un minimo salto termico, in tutte le stagioni. Dopo anni di studi e di esperimenti, il progetto è diventato una realtà, anche se va specificato che non è applicabile in tutti gli edifici, perché la parte esterna della casa deve essere ottimamente isolata, altrimenti l’aria nell’intercapedine scalda o raffredda l’ambiente esterno invece delle stanze. Inoltre, la parete fra intercapedine e stanze deve essere sottile e di un materiale non isolante, come può essere il fibrogesso, rinforzato con fibre naturali, così da massimizzare lo scambio termico, e sufficientemente resistente da poterci piantare chiodi senza sfondare il tutto. Allo stesso modo, il pavimento deve poter reggere i carichi a cui viene normalmente sottoposto. Il vero punto di forza del brevetto, però, l’innovazione più importante, è l’intuizione che l’aria calda o fredda, prodotta dallo scambiatore termico alimentato dalla pdc, deve essere inviata nell’intercapedine da sopra, non da sotto: solo così si ottiene di riscaldare uniformemente tutti i punti della casa, comunque siano esposti. I risultati ottenuti sono sbalorditivi, soprattutto in termini di comfort, dato che la temperatura si regolata rapidamente al grado centigrado, secondo le esigenze di chi ci vive, e resta costante nel tempo e nello spazio. Inoltre, visto che il fibrogesso è traspirante, l’aria che circola nelle intercapedini svolge anche una funzione di regolazione ottimale dell’umidità della casa. Senza contare che il sistema consente notevoli risparmi di energia, stimati intorno al 20% rispetto ad un impianto a pavimento. Questo accade perché l’aria fatta circolare nelle intercapedini è ad appena 23-25 °C. Ed è sempre la stessa aria a circolare: ceduto il calore alle stanze, torna allo scambiatore dopo aver perso appena un grado, richiedendo pochissima energia per essere riutilizzabile. Così sono sufficienti una piccola pompa di calore aria-aria e qualche ventilatore di ricircolo, per mandare avanti l’impianto.