Anche la Basilica si veste di blu per l'autismo
Per la "Giornata mondiale della consapevolezza dell'autismo" che ricorre oggi, martedì 2 aprile, come decretato dall'Onu, il Comune, in accordo con il Coordinamento autismo Veneto (Cav) illuminerà di blu la Basilica palladiana, dalle 21 alle 24. Molte altre città del mondo sceglieranno un monumento significativo da illuminare per sensibilizzare i cittadini rispetto a questa condizione. L'iniziativa vicentina è sostenuta dall'assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino, dalle consigliere comunali Simona Siotto e Caterina Soprana su proposta dall'associazione Autismo Triveneto onlus.
«Vogliamo ricordare la Giornata mondiale con un semplice gesto che ritengo dia un segnale forte di vicinanza a tutte quelle persone che ogni giorno convivono con l'autismo - spiega l'assessore Maino -. Una malattia che cambia la vita dei familiari di chi ne è affetto, genitori, fratelli, nonni che devono attrezzarsi per comprendere i bisogni e imparare ad affrontare le necessità quotidiane. Una lotta che può far sembrare un miraggio la felicità. L'aiuto e la comprensione anche di chi non fa parte della ristretta cerchia familiare può alleviare la fatica e il dolore di ogni giorno. Per questo un piccolo gesto come quello di illuminare la Basilica di blu non è altro che un modo per stringersi attorno a chi deve convivere quotidianamente con l'autismo».
In Italia anche Palazzo Montecitorio si vestirà di luce blu, ma la lista delle piazze e dei monumenti che in tutto il mondo si illumineranno del colore scelto dall'Onu come simbolo dell'autismo è lunga, dall'Empire State Building di New York al Cristo Redentore di Rio de Janeiro.
Sono circa 600mila, secondo le ultime stime, le famiglie italiane coinvolte (1 bambino su 100 ne è colpito), mentre da medici ed esperti giunge forte l'appello a realizzare una vera "inclusione" per le persone affette da questa patologia, a partire dai bambini.
I numeri, secondo le più recenti stime epidemiologiche, segnalano che l'autismo è una condizione in aumento, anche per l'introduzione di strategie di screening e individuazione precoce che consentono la diagnosi anche di disturbi lievi che in passato non erano individuati: si stima 1 bambino affetto su 56 nati, per un totale di circa 60 milioni di persone colpite nel mondo.
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