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Dalla Romania

La paura dell'ex gialloblù Florin Raducioiu: «Non so che flebo ci dessero: dicevano che era glucosio»

L'ex attaccante e la paura dopo le morti di Vialli e Mihajlovic: "Chiamerò il medico di allora"
Raducioiu con la maglia dell'Hellas
Raducioiu con la maglia dell'Hellas
Raducioiu con la maglia dell'Hellas
Raducioiu con la maglia dell'Hellas

Giocò in maglia gialloblu nel 1991 e, dopo la retrocessione dell'Hellas, passò al Brescia. Pensa a quegli anni Florin Raducioiu, ex anche di Bari e Milan, ora 52enne, quando ammette che i medici che ha avuto in Serie A gli hanno offerto farmaci che venivano presentati come vitamine e glucosio.

Durante una intervista alla tv romena Orange Sport si è detto molto colpito dalla morte di Gianluca Vialli e anche dalle parole di un altro ex campione italiano, Dino Baggio, che ieri ha spiegato: «Bisognerebbe risalire a quello che abbiamo preso, alle sostanze che abbiamo utilizzato in quel periodo. Il doping c’è sempre stato. Bisogna capire se certi integratori con il tempo fanno bene oppure no, se le sostanze riesci a buttarle fuori o restano dentro. Ho paura anch’io, sta succedendo a troppi calciatori».

 

I timori dell'ex attaccante

E l'ex attaccante rumeno, condividendo l'opinione di Baggio, ha ammesso di aver consumato anche certe sostanze. "Ci è sempre stato detto che era glucosio: un liquido rosa, che facevamo il giorno prima delle partite, la sera in albergo. Io ricordo. A Milano prendevamo altre cose, pillole. Fa pensare anche a me: dobbiamo chiederci perché si verificano queste morti premature, in un'età piuttosto giovane. Chiamerò anche il dottore di Brescia per sapere che medicine ho preso a Milano, Brescia, Verona", ha aggiunto Raducioiu.

 

Le rassicurazioni del medico

Detto, fatto. "Ho parlato con il dottor De Nard - precisa Raducioiu - e quello che ci davano erano integratori, il liquido rosa era vitamina B, prendevamo cose contro i radicali liberi. Tutto assolutamente legale". E poi aggiunge: "Ho detto in trasmissione che tutti assumevamo sostanze. In tutte le squadre. Sono contento di aver parlato con il dottore".

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