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La tragedia di Conco

Ciclista lasciato
morire nel bosco
Parla l'investitore

di F.C.
I rilievi sulla provinciale 69 e la vittima, Roberto Brotto
I rilievi sulla provinciale 69 e la vittima, Roberto Brotto
I rilievi sulla provinciale 69 e la vittima, Roberto Brotto
I rilievi sulla provinciale 69 e la vittima, Roberto Brotto

LUSIANA. «Ho pensato di avere investito un animale. Soltanto quando ho letto sui giornali che un ciclista era stato ritrovato morto ho cominciato a preoccuparmi seriamente e sono corso in caserma. Adesso sono un uomo distrutto, voglio chiedere scusa alla sua famiglia. Io non avevo mai fatto male a nessuno. Sono sotto choc». 

Sono le parole di Luigi Pozza, 65 anni, malgaro di Lusiana. È lui l’accusato di avere investito e ucciso lunedì mattina Roberto Brotto, 50enne funzionario dell’Ulss di Cittadella, che scendeva in bici dall’Altopiano.

Mercoledì mattina i carabinieri hanno intercettato Pozza mentre si stava recando in caserma a confessare. Ha subito detto loro: «Sono l’uomo che cercate». È accusato di omicidio stradale aggravato dalla circostanza della fuga. Rischia in teoria fino a dieci anni di carcere, ma è incensurato: la pena, se riconosciuto colpevole, sarà inferiore.

 

Ieri intanto è stata eseguita l'autopsia sul corpo di Brotto. Tra i dati certi, premesso che gli esiti definitivi saranno a disposizione solo tra 60 giorni, c'è il fatto che il ciclista non è morto sul colpo, ma parecchi minuti dopo l'investimento. Difficile per ora stabilire se un soccorso repentino, da parte dei sanitari del vicino ospedale di Asiago, avrebbe potuto salvargli la vita. Dato che, una volta appurato con certezza, potrebbe cambiare di molto le responsabilità penali dell'investitore. 

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