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Una città promossa nei giudizi degli inviati

Mostra in basilica
Mostra in basilica
Mostra in basilica
Mostra in basilica

Cento giornalisti accreditati alle inaugurazioni, altri sono attesi in città. Il coro è unanime: «Vicenza città bellissima», esattamente come il titolo che le diede un viaggiatore del passato e un libro edito dalla Bertoliana nel 2001 che raccoglie stampe antiche. VINCENZO SANSONETTI. «Conoscevo già Vicenza ma la Basilica è stata per me una vera scoperta - dice Vincenzo Sansonetti inviato del settimanale “Oggi - È una città gradevole e poter fruire del salone per le mostre rappresenta una grandissima occasione. La mostra sul ritratto è ben costruita e mi è sembrata interessante anche la rassegna a palazzo Chiericati con i volti del vicentini del passato, perchè lì ci sono le radici della vostra storia cittadina. L’impressione generale è che sia una città da praticare a piedi, che non dovrebbe soffrire della pressione dei turisti perchè facile da girare e la copertura alberghiera mi sembra sufficiente. Se avrete un’emergenza sui servizi sarà in chiave positiva, uno stimolo a migliorare. Voglio anche sottolineare che Vicenza si deve proporre insieme agli altri monumenti, dall’Olimpico alle ville, perchè è un territorio non solo una città da scoprire». CHIARA ZOCCHI. Lavora per il settimanale “Grazia” Chiara Zocchi: parla di «una città scenografica, che mi è piaciuta moltissimo. Mi ha colpito l’illuminazione notturna, e anche all’interno della Basilica la grande cura per l’allestimento e l’illuminazione, rispettosi del luogo e capaci di valorizzare i quadri, che non sono elementi scontati. Anche l’Olimpico è stato per me una rivelazione...sono rimasta senza fiato. Il tutto mi fa pensare che Vicenza sia una città dove restare più d’un giorno e che debba lavorare sulla integrazione tra arte e turismo. Non c’è la concentrazione di opere che offre Venezia, ma c’è una dimensione umana, c’è cura, piacere di passeggiare, un clima virtuoso che deve costruire qui come altrove l’Italia dei valori e della cultura». Colpita anche «dai ritratti esposti al museo civico, in quei sotterranei sorprendenti», Chiara Zocchi ha scoperto la figura di Neri Pozza e il suo talento: «Moderno, che esprime emozioni, così come la bellezza architettonica di questa città che lo circonda ed è bella “dentro”». SIMONETTA PAGNOTTI. Mancava da alcuni anni Simonetta Pagnotti di “Famiglia Cristiana” ed ha trovato «una città in rampa di lancio». Entusiasta della mostra di Marco Goldin, sottolinea che «l’allestimento è stato realizzato con intelligenza perchè lascia vedere la Basilica ed ha realizzato un dialogo tra le tele - ben scelte, impegnative, con un filo logico - ed il loro contenitore, un contesto superbo che non soffre di queste presenze d’arte. Spero poi che chi arriva a Vicenza non si fermi al centro ma scopra anche le campagne attorno». NICOLETTA CASTAGNA. Un doppio tour per Nicoletta Castagna inviata dell’agenzia Ansa: una prima visita in giugno, una seconda ad inizio mese per scoprire «una città che si è liberata dei ponteggi opprimenti e finalmente festeggia con quella che è la più bella mostra che ha fatto Goldin: non defatigante, puntuale, precisa, frutto di un suo personale cammino critico che passa attraverso i capolavori portati a Vicenza. Devo dire che mi preoccupava un po’ lo spazio immenso del salone ed invece l’allestimento è eccellente, suscita emozioni non comuni. Vicenza è proprio bella, forse anche perchè non la percorrono fiumane di turisti come a Roma che non sanno nemmeno cosa vanno a vedere... Promossa a pieni voti anche la soluzione temporanea per l’accoglienza a fianco della Basilica. Non ho visto il Palladio Museum, mi dicono essere una idea intrigante e dovrà tornare». JOHN BRUNTON. Tra gli sguardi stranieri c'è anche quello di John Brunton, collaboratore del The Guardian che in versione domenicale esce come The Observer. I suoi articoli su carta e on line orientano spesso le scelte degli inglesi a giudicare dai contatti web che hanno le sue cronache italiane. Abitualmente vive tra Venezia e Parigi, e mancava da Vicenza da diversi anni: «Ho trovato una città vivace che è alle prese con una bella prova, quella di flussi turistici importanti rispetto a servizi e infrastrutture. Voglio dire che bisogna fare i conti con posti letto, taxi, ristoranti aperti... Bisogna essere all'altezza della domanda, altrimenti l'immagine finale non sarà buona specie in chi viene qui per la prima volta. Credo che per Vicenza la mostra sul ritratto, che mi è piaciuta molto, sia una grande occasione per farsi conoscere col suo bel centro storico, dove convivono vecchie osterie e lounge bar amati dai giovani». Brunton si dice d' accordo sul fatto che una delle forze attrattive italiane siano proprio le città di dimensione medio-piccola, «ognuna delle quali ha qualcosa di diverso da offrire, sia per la storia che per il cibo o i vini, per la cultura, per i paesaggi». E la forza attrattiva di Vicenza è Palladio, «perchè come mi ha conferma il prof. Howard Burns del Cisa succede quello che accade a Straford-upon-Avon dove è nato Shakespeare: là tutto parla di lui, qui tutto parla di Palladio». N.M.

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